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Rizzo (Pc): questa sinistra è tutta papista e gretina

Benvenuto a bordo de L'Abitacolo all'ultimo dei Mohicani, e cioè all'ultimo dei comunisti, Marco Rizzo. Non l'ultimo! Ci sono tanti, tanti giovani... L'ultimo leader comunista, intendevo. Ma siamo dei nani seduti sulle spalle di giganti. Se penso ai nomi del passato mi sento proprio inadeguato. Comunque si è candidato a queste europee- lei è capolista in tutte e 5 le circoscrizioni. Ed era tempo che non si vedeva il simbolo del partito comunista, con la sua bella falce e martello. Era dal 2006 che non c'era più sulla scheda di elezioni nazionali. Però di liste di sinistra sinistra ce ne sono sempre state a bizzeffe. C'è sempre stato un certo caos dalle vostre parti. Ah, sì. Arcobaleni, liste Ingroia, Tsipras, Potere al popolo... Abbiamo avuto tanti di quei nomi. Sono tutte conseguenze tardive della svolta occhettiana della Bolognina. Volevano emanciparsi dalla storia e dal simbolo, ma non sono riusciti a farlo completamente. Per anni hanno tenuto dentro piccolo il simbolo del pci. Poi solo dopo via la falce e martello, passando attraverso Ds e Pd. Ed è sparita almeno sulla carta la parola “comunista”. Sì, ma le parole hanno un peso. Così dal partito del lavoro e dei lavoratori si è passati a formazioni centrate sui diritti civili. L'altro giorno ho sentito un a dichiarazione di una eurodeputata della sinistra davvero incredibile. Che ha detto? Parlava della Brexit inglese e accarezzava Theresa May, dicendo che sì sbagliava, ma in fondo “sono i maschietti capitalisti che mettono in difficoltà la povera signora”. Oh, ma la May è la massima espressione del governo conservatore inglese! Capisce che con questa logica oggi la sinistra dei diritti ti verrebbe a dire meglio la Thatcher di Reagan, perché è una donna. Lei capisce che una sinistra con questa testa sparisce, viene odiata nelle periferie e nelle borgate, fra i lavoratori. Perché pensa a tutt'altre cose. Una sorta di partito radicale un po' più grande? Esattamente. Per questo quando mi chiedono se sono di sinistra, rispondo secco: no! Non sono di sinistra, sono comunista. Faccio un esempio: se oggi Matteo Salvini spara sugli immigrati, e Papa Francesco manda invece il suo elemosiniere ad attaccare loro la luce in un immobile occupato, non è che io posso applaudire e diventare papista come sta facendo la sinistra. Ah, non è dalla parte di papa Francesco? Non critico il gesto. Però vede, il cattolico fa la carità per superare la povertà nell'istante. Il comunista vuole costruire una società organizzata in modo che non ci siano più i poveri. Quanto al caso dell'elemosiniere, ricordo di avere letto in Italia e all'estero più di una inchiesta sulle immense proprietà immobiliari del Vaticano... Non mi dirà che allora preferisce Salvini? No. Ma Salvini gioca facile perché può dire a questa sinistra che sono comunisti con il Rolex... … mi faccia vedere, che orologio ha sul polso? Uno di plastica da 50 euro. Sono un comunista senza Rolex. Un'altra cosa. E il cachemire ce l'ha? Si riferisce a Fausto Bertinotti? Lui era alla guida di un partito comunista che stava rinascendo, che aveva 4 milioni di voti. L'ha rovinato con teorie strane che non c'entrano nulla con il comunismo: il movimento dei movimenti, i centri sociali... Ma non che non spaventate più, visto come è cambiato il mondo: in fondo siete dei Panda... Come è il mondo? Mica siamo estinti. Anzi, sabato avremo a piazzale Tiburtino un incontro con molti leader comunisti europei. Venite a vederci e a sentirci. Ci sono 26 partiti comunisti europei, e ce ne sono anche nel resto del mondo. Stanno rinascendo proprio perché il mondo è così. Come è il mondo? E' dominato dalla globalizzazione capitalistica che ci vuole tutti poveri, perché è centrata non sul lavoro, ma sul consumo. Si concentra ricchezza nelle mani di sempre meno persone: Jeff Bezos, il signor Amazon. O il signor Apple, o il signor Microsoft. E tutti noi viviamo solo per consumare. Non ti fanno nemmeno più morire di fame: ti danno il reddito di cittadinanza perché tu possa consumare... A un comunista non piace il reddito di cittadinanza? Poco. Se ci sono delle urgenze da tamponare, giusto. Ma la prospettiva deve essere quella del lavoro per tutti, non del consumo per tutti che vogliono le multinazionali. Se noi due diventassimo poveri, dormiremmo sotto i ponti e rovisteremmo nei cassonetti. Una tragedia: così non consumiamo come vogliono loro. E allora, reddito di cittadinanza. Oggi la vera povertà è farti sopravvivere in qualche modo perché tu a fine anno possa cambiare il modello di Iphone. Con il lavoro invece ti emancipi, ti organizzi, hai dignità. Ha un'idea così negativa del Movimento 5 stelle? Ha avuto il voto di un terzo di italiani, e lo rispetto. Però come Salvini che oggi sembra andare per la maggiore, coglie problemi reali. Ma poi non sa dare risposte. E cambia anche idee a seconda di come va il vento. Tipo? L'Europa. Non dicevano via dall'euro, via da tutto, l'austerity e le banche? Poi per andare al governo al braccio di Sergio Mattarella, il primo a rinnegare tutto è stato Luigi Di Maio. E al governo- si figuri -hanno sventolato come successo avere strappato alla Ue un deficit del 2,04% dopo averla sfidata inutilmente con il 2,4%. Matteo Renzi ha fatto il 2,9%, Paolo Gentiloni il 2,8%. Mario Monti il 3%. Dove sarebbe il cambiamento? Non hanno messo in discussione il pareggio di bilancio in Costituzione. Nè il fiscal compact. Dove è finito l'atteggiamento rivoluzionario contro quell'Unione monetaria che ha distrutto la Grecia? Ma l'ha fatto con il suo amico Tsipras... Amico? Un traditore. Uno che ha lasciato fare alle banche e alla Troyka quel che non hanno osato fare con i carro armati. Tsipras era quello del “Bella ciao”, della “Bandiera Rossa”. E andato al governo ne ha fatte di tutti i colori. A un comunista non interessa una cosa che fa molto di sinistra come l'ambientalismo? Interessa l'ambiente in cui viviamo, certo. Però non mi sfugge che gli stessi che ci hanno sempre inquinato adesso si riconvertono alla green economy e vogliono fare il grano con quella cosa lì. Non mi issa la nuova bandiera di sinistra, Greta? Ma Greta è costruita in laboratorio! Ha la faccia giusta, le treccine giuste, la malattia giusta, è piccola il giusto... Lei e tutta la sua famiglia si sono sistemate per sempre (già scrivono libri e hanno fatto diventare tutto un businnes), ma è evidente che vengono usate. Vogliamo provare ad andare io e lei che non abbiamo le condizioni giuste per lo spot ad andare a protestare sull'ambiente davanti al parlamento italiano per 40 giorni come ha fatto Greta? Non ci si filerà nessuno. Lei dopo due giorni stringeva la mano alla signora Christine Lagarde, che guida il Fmi. E' pura costruzione da laboratorio. Da quanti anni fa politica? Avevo 13 anni. Era già comunista a quell'età? No, non lo ero. Mio papà faceva l'operaio alla Fiat. Discusse con mia madre su dove mandarmi a scuola. E fecero un compromesso: all'istituto tecnico, un Itis non troppo lontano da casa, ma sempre in periferia. Mio padre disse: “se poi sei bravo, ti mando all'Università. Se non lo sei almeno hai un mestiere. E infatti io sono capotecnico in elettronica industriale. E ho fatto di tutto nella vita: l'insegnante di nuoto abusivo, ho venduto materiale elettrico, fatto il magazziniere, scritto testi per la pubblicità. E poi mi sono laureato in scienze politiche. Ma quella idea di mio papà nasceva dal fatto che il lavoro era la cosa più importante da acquisire. Vede, mio padre era un proletario. Ma di grande dignità. Se prendi una foto mia e una sua, ti verrebbe da dire che è stato lui a fare il deputato, Armando Rizzo. In che senso? Era un uomo elegantissimo. La domenica sempre con il vestito della festa. Oggi bisognerebbe recuperare quella dignità nel poco. E perché non c'è quella dignità? Per un solo motivo, che è il mio nemico numero uno: il dominio del mercato. Il mercato è il simbolo di ogni male. Perché? Perché ti fa buttare via tonnellate di pomodori per tenere il loro prezzo di mercato. Ti impone di essere povero, ma con il telefonino. Io sono stato giovane, non c'era, ma vivevamo felici e benissimo: andavamo a cena con gli amici, uscivamo con le ragazze e nessuno ti disturbava, così ti godevi di più la vita. Ecco, il mercato capitalista è la dittatura del superfluo. Si paga 600 euro l'ora le influencer come Chiara Ferragni per vedere come si trucca. Ma io vedevo bellissime ragazze truccarsi ed era gratis! Il socialismo è questo: il necessario, la sostanza della vita per tutti.

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