Rinaldi, vi svelo da euroscettico come si può rivoltare la Ue
Benvenuto a bordo de L'Abitacolo ad Antonio Maria Rinaldi, che molti conosceranno perché è un economista che ormai si vede in tv più dei tg. Solo che ora si è buttato in politica, candidandosi alle europee nella Lega nel collegio Italia centrale. E non so se ha fatto il passo più lungo della gamba, che è abbastanza lunga... … ho 48 di piede... … il piede che ci vuole per farsi largo nelle regioni rosse... … speriamo rosse ancora per poco... Sento che ha imparato già a fare il politico. Io non lo farei mai. Cosa l'ha attratta? La sfida. Molti mi dicevano: “Sei molto bravo a parlare, ma cosa sai fare? E' facile parlare, ma poi?”. In effetti non avevo mai provato ad andare in trincea. E quando Matteo Salvini mi ha offerto di candidarmi, ho accettato. Intendiamoci, non lo so mica se sarò eletto. Ci provo. E se ci riesce? Andrò lì a fare il mio dovere da italiano. Perché ho sempre pensato che in Europa si sarebbe potuto fare molto, ma molto di più. Invece non abbiamo quasi fatto nulla. Spero di potere fare invece un ottimo lavoro per il nostro paese. In Europa come in Italia per decidere qualcosa bisogna fare parte di una maggioranza. Lei con chi la farebbe? Mi fa una bella domanda. Ma la risposta non possiamo saperla prima del 27 mattina, con i risultati. Però quest'anno la Lega avrà un successo tale da portare un numero significativo di eurodeputati, che se non sarà il primo, sarà il secondo come consistenza in tutta Europa. E ovunque il vento è cambiato. In Italia anche i partiti di opposizione reclamano una Ue diversa... Certo che lo dicono in campagna elettorale. E non solo: anche Matteo Renzi diceva da premier che sarebbe andato a battere i pugni sul tavolo europeo. Ma i pugni devono essere restati in Italia... Non proprio: i pugni sono arrivati sull'Italia, e li abbiamo presi tutti in faccia. Così ci siamo incassati senza dire nulla il bail in come prima era accaduto con il fiscal compact. Ma oggi come dicevo il clima è diverso in molti paesi di Europa, ed è assai probabile che la Lega possa fare parte con altri del gruppo che per una volta da le carte a tutti. Già avere uomini così nelle commissioni del Parlamento Ue sarà importante. Poi certo, anche commissari. Bel discorso quello sulle commissioni. Però poi bisogna anche andarci e partecipare ai lavori, cosa in cui non brillano molto gli italiani Ma io se vengo eletto ci vado! Le voglio credere, ma oggi non mi direbbe certo il contrario... Lei non conosce mia moglie. Sarebbe la prima a spingermi, dicendomi: “Vai, vai! Almeno ti togli un po' dalle scatole...” … argomento inoppugnabile! Sì, sì. Mi preparerebbe subito le camicie stirate. E anche i figli: “vai, vai! Basta che quando torni ci dai la paghetta...” Possono stare tranquilli: lassù si prende una bella paghetta. Sì, ma la prendevo pure prima. Anzi, non ho fatto bene i calcoli, ma è probabile che ci rimetta non poco rispetto alla mia situazione professionale. Ma lo faccio perché fra 50 o 100 anni i miei figli o- più probabilmente- i miei nipoti possano dire: “mio padre, mio nonno, mio zio almeno ci ha provato”. Ecco, il contrario di quel che si augura il Pd... Non faccia propaganda, su: lei è un tecnico. Ma lo dico da cittadino: sono sconcertato da Nicola Zingaretti che inaugura la sua campagna sulle europee invitando Pierre Moscovici, il francese che da anni sputa addosso all'Italia cercando di metterla sempre più in difficoltà e ovviamente ha continuato a farlo quella mattina stessa. Da candidato invece non potevo aspettarmi uno spot migliore di questo, perché ci porta solo voti. Come ce li porta Lilli Gruber. Ah sì? Non mi sembra faccia spot per voi... Certo che li fa. Non l'ha vista l'altra sera quell'intervista così aggressiva a Salvini? Il mattino dopo al bar mi chiedevano: “ma si sono messi d'accordo prima?”. Perché certo alla fine gli porta voti. Poi, per carità, questo è quel che dice la gente. Però è la gente che poi va a votare... Ma lo sa che in queste settimane di Europa non si è proprio mai parlato? E che ci capisce la gente con tutti quegli acronimi strani? Fiscal compact, Fesf, Mes, quantitative easing, bail in... … qualcuno buono, qualcuno meno. No, sono tutti cattivi. Anche il quantitative easing? Ma non è quello che ha salvato l'Italia nella tempesta finanziaria? Fatto così manco lui è così buono. Lungi da me criticare Mario Draghi, che ha le mani legate da un regolamento e da uno statuto folle. Con quelle regole però ha dovuto comprare più titoli tedeschi- che non avevano alcun bisogno- che titoli italiani mentre il paese era in tempesta. Così si aggravava la distanza fra i due, e quindi lo spread. Nessuno di voi parla più dell'euro che sembrava il grande nemico fino a qualche tempo fa. Eppure da quando è entrato in vigore l'Italia improvvisamente è crollata in tutto agli ultimi posti della classifica europea. Secondo lei perché? Perché con l'euro si è voluto fare un vestito unico che andasse bene per tutti, e la nostra economia era la meno simile alle altre, e quindi ne soffre di più. E' come se ti servissero una pietanza unica, e non c'è verso di dire loro che a te fa male il sale, o che vorresti meno grassi o più proteine, perché comunque te la devi mangiare così come è. Mentre invece i tuoi spaghetti sono vietati, banditi dalla tavola. Bella immagine. Mi faccia capire meglio. Glielo spiego con la Costituzione italiana, che disegna un modello economico keynesiano, improntato al welfare. Questa è la nostra caratteristica, che però è incompatibile con il modello economico che la Ue ci impone. Il fatto è che l'euro si poteva anche adottare, però alla fine di un lunghissimo percorso di unione politica, istituzionale e culturale. Invece si è partiti da quello adottando la moneta dal mattino alla sera. Così si è fatta una integrazione forzosa con morti e feriti. Noi siamo i feriti. Beppe Grillo nei suoi spettacoli sostiene che la vera Europa l'ha unita Ryanair... C'è un fondamento di verità. Certo, con i voli low cost i giovani sono più abituati a sentirsi a casa anche altrove e si spostano di più. Ma anche ai nostri tempi ci spostavamo. Magari con l'inter rail. Sognavamo un'Europa dei popoli dove al centro ci fossero gli interessi del cittadino e dell'economia reale... E che fine ha fatto quell'Europa che sognava? Messa da parte. Questi fanno solo gli interessi dei grandi gruppi, delle multinazionali, del siustema bancario e finanziario. E i cittadini dove sono stati messi? Però attenzione, perché oggi tocca a loro votare... … per eleggere un Parlamento che però non ha grandi poteri. Vero. Come la Bce non è una banca centrale, perché non è prestatrice di ultima istanza, non esiste un vero e proprio Parlamento visto che non ha il potere di fare leggi. Ed è proprio per cambiare questo che è necessaria una nuova maggioranza a queste elezioni. E in Italia? Secondo lei quanto dura questo governo? Da cittadino dico questo: la Lega oggi ha il 17% in Parlamento. Il 26 sera vedremo quanto avrà... … In Europa non so. In Italia continuerà ad avere il 17% dei parlamentari. Però il peso politico sarà diverso. E' la prima volta che si vota in tutta Italia dopo il 4 marzo. Non si potrà non tenerne conto. Il peso programmatico della Lega non potrà più essere quello dato oggi. Quindi si farà la flat tax secondo lei? Mi auguro di sì. Se il consenso dei cittadini sarà molto più forte di quel 17%, non si può tenerne conto. Quindi certo, la flat tax si farà. E i compagni di governo... No, compagni no. E' da comunisti. Allora dico gli amici di governo... Così è da democristiani. E come li posso chiamare? Colleghi? Comunque i 5 stelle saranno più malleabili e attenti. Più disponibili ad ascoltare. Segue il calcio? Poco. Non sono tifoso di una squadra in particolare. Però ha visto che tutte le finaliste delle coppe europee sono squadre Brexit, proprio degli inglesi che vogliono lasciare l'Europa? C'è da sorridere. Ma vede, non è in contrasto. L'Europa è sempre esistita e sempre esisterà. Noi parlavamo della Ue e la criticavamo. Ma la Ue è solo il frutto di un trattato, di uno delle migliaia di trattati della storia. Si può cambiare. Ma nel cuore siamo tutti europeisti, anche gli inglesi. Ma lei non era sovranista? Ah, certo. In tutte le coppe europee io tifo sempre per una squadra italiana. Per la Roma come per la Lazio, per la Juve (per lei a dire il vero un po' meno), come per il Milan o l'Inter se giocano contro le straniere. Gioca l'Italia e va sostenuta. Dobbiamo imparare dal calcio, e fare tutti squadra per andare in Europa a tifare Italia.