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Recovery Fund, sarà decisivo il Consiglio Ue di luglio

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ROMA (ITALPRESS) – Nessuna decisione definitiva sul Recovery Fund, se ne riparla a metà luglio. Si è concluso, dopo una mattinata di lavori, il Consiglio Europeo informale tra i 27 capi di Stato e di governo riuniti in teleconferenza, per discutere anche sul piano di ripresa dell’Ue e sul bilancio europeo per il settennio 2021-2027.
“Era chiaro che non ci sarebbe stata una decisione oggi ma abbiamo fatto un primo scambio di valutazioni”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel. Il vertice è stata la prima occasione per un confronto tra i leader europei sulla proposta avanzata, in piena emergenza pandemia, dalla Commissione Europea sul Recovery Fund, aiuti per 750 miliardi di cui 500 a fondo perduto. La riunione è stata aperta dal presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli che ha espresso “preoccupazione” per l’impatto che la crisi sta avendo sulla vita delle persone: “I cittadini si aspettano un’azione coraggiosa e noi dobbiamo rispondere alle loro aspettative. Il debito comune deve essere ripagato in modo equo senza lasciare l’onere alle generazioni future: non dimentichiamo che intervenire solo con prestiti avrebbe conseguenze asimmetriche sul debito dei singoli Stati Membri e sarebbe più costoso per l’Unione nel suo insieme”.
Pensa alle nuove generazioni anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che nel suo intervento, in videocollegamento da Palazzo Chigi, ha ribadito che “non stiamo lavorando solo per preservare il mercato unico e i nostri interessi comuni, ma anche per difendere i nostri valori e per assicurare un futuro alle nuove generazioni. Ora è il turno del Consiglio europeo di essere all’altezza della sfida e di dare un segnale politico forte. A me non piace la formula “compromesso”, preferisco si lavori per una decisione politica ambiziosa”. Di proposta “ambiziosa ed equilibrata” ha parlato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Il nostro pacchetto aiuterà la ripresa dell’Europa, rendendola più resiliente, sostenibile e digitale, aiuterà l’Europa a modernizzarsi. Il piano non solo aiuterà i Paesi colpiti più duramente dalla crisi, ma anche quelle economie colpite indirettamente per colpa del confinamento”.
(ITALPRESS).

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