Zingaretti e Di Maio, prove d'intesa per fare il governo
I big del Pd si riuniscono poi l'incontro con M5S
"Svolgerò nuove consultazioni che inizieranno nella giornata di martedì prossimo per trarre le conclusioni e per assumere le decisioni necessarie". Così ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al termine della seconda giornata di consultazioni a seguito della crisi di governo. Dopo il primo giro di incontri, con le posizioni ben definite da parte di ogni schieramento politico, in serata l'assemblea dei gruppi del M5S ha dato il via libera per iniziare la trattativa con il Pd. L'incontro è previsto per oggi pomeriggio con Di Maio, Patuanelli e D'Uva che vedranno una delegazione del Pd composta dai capigruppo Andrea Marcucci e Graziano Delrio e dai vicesegretari Andrea Orlando e Paola De Micheli. Intanto questa mattina, in un'intervista al Corriere della Sera, il capo politico del M5S è tornato a ribadire che il punto essenziale per iniziare qualsiasi tipo di trattativa è il taglio dei parlamentari. "Il taglio si fa subito, non si rinvia, non ha senso. In politica per anni abbiamo sentito dire lo faremo, lo faremo. È ora di fare adesso, non domani. Se c'è volontà si fa adesso, è già calendarizzato". Di Maio nega di avere interessi di poltrone in un nuovo governo: "Non me ne importa nulla della poltrona. Non penso a questo, penso come ogni eletto e attivista M5S a tagliare 345 parlamentari, a mettere in campo una serie di misure per l'ambiente, a evitare l'aumento dell'Iva, a tagliare il cuneo fiscale alle imprese, ad alzare gli stipendi degli italiani e ad aiutare famiglie e chi soffre di disabilità".