Alberto Veronesi suona contro Il Fatto Quotidiano: "Mai stato bocciato"
È un incubo abbastanza frequente per molti, anche a decenni di distanza. Quello di non aver mai sostenuto il fatidico esame di maturità. Ad Alberto Veronesi, figlio dell’oncologo Umberto e direttore d’orchestra, per liberarsene non è bastato risvegliarsi. Di mezzo c’è il Fatto Quotidiano, il giornale di Marco Travaglio che, da settimane, scrive che il direttore sarebbe stato bocciato a tutti gli esami del Conservatorio e non avrebbe, in pratica, titoli di studio. Un’insistenza sospetta quella del Fatto, alimentata probabilmente dalla decisione di Veronesi di schierarsi apertamente per Fratelli d’Italia dopo un’antica militanza nella sinistra. Così il direttore, non nuovo a proteste eclatanti, è andato, con il suo piano, ad eseguire "La calunnia è un venticello", proprio sotto le finestre della redazione romana del quotidiano. L’aria di Gioacchino Rossini, tratta dal Barbiere di Siviglia, è certamente tra le scelte musicali più azzeccate per le orecchie dei colleghi di Travaglio. "Non sono mai stato bocciato ad alcun esame di conservatorio, contrariamente a quanto riportato "per sentito dire" dal giornalista”, risponde Veronesi risentito per la diffamazione nei suoi confronti, e continua “sono in possesso di tre titoli di studio di diploma di laurea, resi equivalenti alla laurea dalla legge 224 del 2012, ai conservatori di Stato di Milano, di Napoli e di Caltanissetta, e che la media ponderata dei voti conseguiti, che comprendono anche un 10 e lode, è pari a 8,83″. Dopo l’intermezzo musicale a domicilio, la disfida tra il direttore d’orchestra, che è anche Presidente delle celebrazioni di Giacomo Puccini (nomina che risale al governo Draghi) e Marco Travaglio, proseguirà naturalmente in tribunale. E allora sarà un altro spartito. (Mira Brunello)