Paola Comin lancia l'appello per Alberto Sordi: "Dovrebbe essere ricordato di più"
«Noi siamo un popolo che dimentica troppo facilmente. Alberto Sordi sicuramente viene ricordato rispetto a tanti altri artisti italiani del passato, ma dovrebbe essere ricordato ancora di più». Dalla casa museo di Alberto Sordi a Roma, dove si è tenuta fino allo scorso 26 novembre una mostra dedicata al ventennale dalla scomparsa dell’attore romano, Paola Comin, ufficio stampa di Sordi negli ultimi dieci anni della sua carriera, racconta a Il Tempo chi era il grande mattatore, parlandoci dell’amore per le sue sorelle e per i suoi film che per lui erano come dei figli. «Alberto non ha mai dimostrato di avere rimpianti o rimorsi nel suo lavoro - ci dice Comin - Ha sempre voluto recitare in Italia. Billy Wilder gli aveva proposto di fare un suo film, ma lui rifiutò. Avrebbe dovuto fare un biopic su Henry Kissinger e poi anche quel progetto si è arenato». (Giulia Bianconi)