Viaggi tra regioni, frenata del Cts: "C'è troppo ottimismo"
Non c'è ancora una data fissata per gli spostamenti liberi
Per spostarsi in un'altra regione bisogna attendere ancora. Chissà quanto. «Restiamo cauti, c'è troppo ottimismo» dicono dal Comitato Tecnico Scientifico del governo. «Come si è visto in altri Paesi - sottolinea all'Adnkronos Salute Luca Richeldi, primario di Pneumologia della Fondazione policlinico Gemelli Irccs di Roma e componente del Comitato tecnico-scientifico sul coronavirus - la ripartenza regionalizzata è un problema. Da noi questo è acuito dal fatto che una regione da sola (la Lombardia, ndr) ha il 50% dei casi. Dobbiamo riflettere e usare cautela per la aprire la mobilità tra le regioni. Non dobbiamo avere fretta: anticipare di un paio di settimane potrebbe mettere a rischio una riapertura più sicura a ridosso dell'estate. Il facile ottimismo induce a pensare che la situazione va migliorando, in parte è vero perché siamo sulla strada giusta, ma l'attenzione va mantenuta alta». Una data non c'è e non emerge ancora «nessuna novità», precisa Richeldi sul pool composto da Ministero della Salute, Regioni e Istituto Superiore di Sanità che dovrà valutare i 21 indicatori per la fase 2 dell'emergenza, in vista delle nuove riaperture di attività commerciali annunciate per il 18 maggio. «Dalla prossima settimana ci sarà un'indagine di sieroprevalenza elaborata con Iss e Istat che coinvolgerà un campione significativo della cittadinanza di 150 mila persone in oltre 2 mila comuni, per comprendere la distribuzione a livello nazionale del contagio» ha aggiunto Agostino Miozzo coordinatore del Comitato tecnico-scientifico sull'emergenza Covid 19 in audizione alla commissione Affari sociali della Camera.