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Cene, negozi, spostamenti: ecco la guida alle riaperture

Da lunedì addio autocertificazione, sì alle riunioni con gli amici

Alessandro Austini
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Finisce l'era dell'autocertificazione per gli spostamenti. Dal 18 maggio si potrà tornare a uscire di casa, rimanendo all'interno della regione di residenza, senza dover mettere nero su bianco «comprovati motivi di necessità e urgenza». Saranno poi le singole Regioni, in base ai dati epidemiologici locali, a stabilire le ripartenze, a partire dalle linee guida dell'Inail approvate dal comitato tecnico scientifico e inviate oggi dal Governo ai territori. Possibile riaprire bar e ristoranti, parrucchieri e centri estetici, che in un primo momento sarebbero dovuti restare chiusi fino al primo giugno. Sì, quindi, a cene e caffè con gli amici (anche "congiunti" tornerà ad essere un termine poco utilizzato), all'interno delle proprie abitazioni come nei locali, pur sempre con le dovute cautele e rispettando le misure di sicurezza. Bisognerà, invece, con ogni probabilità, attendere il 25 per tornare in palestra. Il progressivo allentamento del lockdown dovrebbe riguardare anche le seconde case: all'interno della propria regione ci si potrà spostare. Non arriverà prima di giugno, invece, l'ok per gli spostamenti tra una Regione e l'altra. Su questo il Comitato tecnico scientifico è stato «categorico». Il Governo affronterà la questione a partire dal 18 e comunque entro fine mese, avendo sul tavolo i dati delle prime settimane di libertà. Probabile si arrivi a quanto sta accedendo in Francia, dove i territori sono divisi in zone rosse, gialli e verdi in base al numero dei contagi e sono possibili gli spostamenti tra i territori simili. Quanto a barbieri e parrucchieri, le linee guida predisposte dall'Inail prevedono una deroga alle classiche giornate di chiusura, per permettere di spalmare gli appuntamenti anche la domenica e il lunedì. Anche in questo caso la parola chiave resta 'sicurezzà. Si lavorerà solo su prenotazione, con le porte aperte e a due metri di distanza. Oltre alla mascherina, il cliente dovrà avere una mantella o un grembiule e asciugamani monouso, che se riutilizzabili devono essere lavati ad almeno 60°C per 30 minuti. Per i trattamenti estetici cabine chiuse e niente sauna e idromassaggi. Stop anche alle classiche riviste di gossip e paparazzate. E le classiche chiacchiere "in confidenza"? «Meglio se fatte allo specchio», scrivono i tecnici. Si tratta solo di «raccomandazioni», viene spiegato, ma le linee guida Inail, tra spiagge, negozi, ristoranti e palestre, rischiano di complicare la vita a chi è rimasto fermo per oltre due mesi e vengono prese di mira dalle opposizioni. 

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