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L'amore tra fidanzati resta vietato. Insorge anche Vladimir Luxuria

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Proteste dopo il decreto che consente solo visite tra familiari

Alessandro Austini
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Dai nonni e dagli zii sì, dai fidanzati no. Montano le proteste dopo l'approvazione del decreto che dal 4 maggio consentirà, autocertificandolo, le visite ai cosiddetti "congiunti". In questa categoria, stando al Codice Penale, rientrano solo «gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un'unione civile tra le persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti». Non, quindi, le coppie non sposate tantomeno i conviventi non uniti legalmente che si sono dovuti separare in quarantena. Molti italiani si stanno chiedendo quando potranno tornare ad abbracciare i propri compagni. Anche i gay gridano alla discriminazione. «Anche i fidanzati, etero e non, hanno il diritto di ricongiungersi con autocertificazione responsabile, e i genitori non biologici di famiglie arcobaleno devono poter portare a passeggio i figli senza rischiare multe visto che non sono ancora riconosciuti legamente congiunti». Così Vadimir Luxuria commenta su Twitter le misure illustrate ieri dal presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte previste per la "Fase 2" dell'emergenza coronavirus.

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