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Burioni: Fase 2 con mascherine per tutti. Verso l'obbligo dal 4 maggio

Katia Perrini
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Fase 2 con le mascherine per tutti. E' la proposta del virologo Roberto Burioni mentre già Lombardia e Piemonte si attrezzano per una ripartenza con le mascherine obbligatorie. Burioni è tornato sull'argomento dei dispositivi di sicurezza con un tweet. Fase 2, ma con le mascherine per tutti. Perché questo virus è immensamente più contagioso del previsto e perché viene spesso diffuso da persone asintomatiche. https://t.co/Y0VIAV93H3— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) April 15, 2020 Che ha subito ricevuto moltissimi like e commenti. Resta comunque il problema dell'approvvigionamento dei dispositivi di sucerezza che arrivano col contagocce. Le amministrazioni locali cercano di attrezzarsi come possono per ordinarle e distribuirle anche gratuitamente. I cittadini quando le trovano devono sborsare cifre astronomiche. E intanto la regione che più ha sofferto e soffre per l'emergenza coronavirus le rende obbligatorie. «La Lombardia guarda avanti e progetta la "nuova normalita" all'insegna della prevenzione, della cura e della programmazione. Dal 4 maggio, la Regione chiederà al Governo di dare il via libera alle attività produttive nel rispetto delle "Quattro D": Distanza (un metro di sicurezza tra le persone), Dispositivi (ovvero obbligo di mascherina per tutti), Digitalizzazione ( obbligo di smart working per le attività che lo possono prevedere) e Diagnosi (dal 21 aprile inizieranno i test sierologici grazie agli studi in collaborazione con il San Matteo di Pavia)V. Lo comunica in una nota la Regione Lombardia. Tutto questo - prosegue la nota - sarà accompagnato da un piano per riaprire in orario scaglionato uffici e aziende e, successivamente, scuole e università. Un esempio della "nuova normalità" saranno le aperture delle attività scaglionate e sull'arco di tutta la settimana per evitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici. Facendo tesoro della prima fase della pandemia, l'ospedale straordinario alla Fiera di Milano (che è costato zero euro pubblici) diventerà il presidio che veglierà sulla salute dei lombardi come una vera e propria assicurazione contro il sovraffollamento delle altre strutture regionali. A queste strategie - conclude Nota - si accompagnano altri provvedimenti, su cui Regione Lombardia sta giocando un ruolo da protagonista: cassa integrazione con garanzia della Regione, piano di sostegno per piccole e medie imprese (sul tavolo c'è un pacchetto di facilitazioni per l'accesso al credito, con la possibilità di mobilitare risorse fino a un miliardo), provvedimenti a beneficio del personale sanitario (stabilizzazione e bonus economico con almeno 80 milioni di Regione Lombardia in aggiunta ai fondi del governo). "È la via lombarda alla libertà" dice il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Pensa alla Fase 2 con le mascherine obbligatorie anche il Piemonte. La Giunta regionale ha predisposto una modifica al bilancio per garantire la copertura economica necessaria all'acquisto delle mascherine da distribuire a tutta la cittadinanza. È stato approvato questa mattina un provvedimento che verrà presentato domani ai Capigruppo del Consiglio regionale, per destinare 6 milioni di euro per il 2020 all'acquisto e distribuzione di dispositivi di protezione per tutta la popolazione piemontese, attraverso una modifica della legge 14 sulla Protezione civile. Tutti i Capigruppo hanno già espresso parere favorevole e, pertanto, nella mattinata di venerdì una apposita commissione legislativa approverà in via definitiva l'intervento. Per la copertura delle risorse necessarie verrà utilizzata una parte delle donazioni ricevute dalla Regione Piemonte sul conto corrente attivato per l'emergenza coronavirus. «Abbiamo pronto l'acquisto di 5 milioni di mascherine lavabili per tutti i piemontesi - spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all'assessore alla Protezione civile Marco Gabusi e alla Sanità Luigi Icardi -Ad aggiudicarsi la gara realizzata attraverso SCR sono state tre aziende del Piemonte. Insieme a Poste italiane e alle associazioni che rappresentano gli enti locali stiamo definendo le modalità migliori per organizzare la distribuzione alle famiglie su tutto il territorio. Ringraziamo tutti i Capigruppo del Consiglio regionale per la sensibilità dimostrata e la generosità di chi ci ha permesso con le proprie donazioni di coprire la spesa. Prima di rendere le mascherine obbligatorie era, infatti, fondamentale poterle garantire a tutti, ancor più in vista della fase di ripartenza». Ma intanto l'Oms va controcorrente e spiega che non c'è nessuna raccomandazione ad utilizzare le mascherine in strada. Lo ha chiarito il professor Ranieri Guerra, membro dell'Oms, nel corso del bollettino sulla diffusione del coronavirus in Italia. «Le raccomandazioni dell'Oms non sono cambiate sulle persone che camminano in strada: usare le mascherine è fuori dalle raccomandazioni», ha spiegato.

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