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Il Papa scrive alla Fondazione Fiera Milano"Vostro ospedale dà speranza"

Il nuovo ospedale di Milano

Bergoglio: è il momento di tendersi le mani uni agli altri

Alessandro Austini
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Un esempio per tutti e una speranza per l'Italia. Il nuovo ospedale in allestimento alla Fiera di Milano, costruito per far fronte all'emergenza Covid-19 grazie alle donazioni, si merita anche il ringraziamento di Papa Francesco, che scritto questa lettera al direttore di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali: "Gentile Sig. Pazzali, La situazione dolorosa che stiamo attraversando comporta un'acuta sofferenza per le nostre famiglie e le nostre comunità. La vostra regione, in modo particolare, sta patendo un impatto molto forte. Ogni giorno mi giungono testimonianze di ciò che nella vostra comunità è effetto della pandemia del Covid 19: siete stati investiti da una realtà impensabile che avete dovuto affrontare quasi improvvisamente mettendo in luce l'anima della vostra terra. I momenti difficili hanno la capacità di svelare l'anima dei nostri popoli. La dedizione, la disponibilità a mettersi in gioco, l'impegno, il sacrificio e l'abnegazione che sto constatando in tutto il popolo italiano, in mezzo al dolore, è motivo di consolazione, ringraziamento e speranza. I cittadini, consapevoli della loro responsabilità, stanno diventando la migliore risposta a questa pandemia: medici, infermieri e infermiere, addetti dei supermercati, dei trasporti, delle pulizie, forze dell'ordine, sacerdoti, religiose e tanti altri che stanno lasciando tutto per mettersi al servizio della comunità. In questo senso desidero benedire le mani di tutti gli operai e gli impiegati che stanno costruendo un nuovo ospedale destinato all'emergenza del coronavirus. Le loro mani non solo innalzano le pareti di un edificio, ma costruiscono la speranza della gente. Col loro lavoro assicurano la possibilità che nessuno resti ai margini della strada, Tutte queste azioni ci mostrano, ancora una volta, che la via da seguire passa attraverso lo stringere legami, il tendere mani e unirci vicendevolmente nella costruzione più bella da realizzare: la vita della nostra comunità. Solo così saremo capaci di aiutarti a "portare i pesi uni degli altri" (cfr Gal 6,2), come impone questa situazione"

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