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Il calcio si ferma, anzi no... per ora

Ma lo stop del campionato è ormai nell'aria

Tiziano Carmellini
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Anche il calcio si adegua al giro di vite del governo per l'emergenza Coronavirus, ma alla fine si gioca: almeno questa giornata di recupero, poi si vedrà visto che martedì prossimo è stato già convocato il consiglio federale straordinario per decidere cosa fare. Intanto dopo la decisione dei giorni scorsi di giocare le partite per tutto il mese di marzo a porte chiuse, l'escalation dei contagi ha forzato la mano e il ministro Spadafora ha preso la palla al balzo dopo quanto detto da Tommasi ex giocatore e attuale presidente dell'aia l'associazione che tutela gli interessi dei calciatori italiani. Il Ministro dello Sport non l'ha toccata piano: “Sono d'accordo con quanto sostenuto da Tommasi e dall'Aic, non ha senso in questo momento mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso”.  E infatti Parma e Spal, che stavano per dare inizio al turno di recupero dalla 26esima giornata di campionato allo stadio Tardini in programma alle ore 12.30, dopo un primo rinvio di mezz'ora, sono tornate negli spogliatoi proprio mentre stavano per scendere in campo. Alla fine però la partita si gioca, ma lo stop al campionato sembra essere nell'aria. Una decisione, in un senso o nell'altro, la Figc dovrà prenderla a stretto giro al massimo nel consiglio straordinario di martedì. A meno che, l'organo che governa autonomamente il calcio, non voglia andare avanti per la sua strada e sfidare la politica che consiglia invece di fermare il campionato. Una battaglia che non porterebbe da nessuna parte se non al peggioramento di una situazione già critica. A questo punto l'unica cosa che può provare a fare il mondo del calcio, è cercare delle  date alternative per far slittare le competizioni, per salvare il salvabile, prima di un annullamento totale del campionato che non farebbe comunque bene a nessuno ma che al momento appare molto probabile.

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