Lo svela l'agenzia europea
Virus, inutili gli scanner sui cinesi in aeroporto
Secondo l'Ecdc non serve a fermare il coronavirus lo scanner montato in tutti gli scali del mondo. A dirlo demolendo una delle poche rassicurazioni fornite dalle autorità sanitarie dei vari paesi in Europa e nel mondo è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) secondo cui "I test effettuati sui viaggiatori in arrivo dalla Cina non sono molto efficaci nel rilevare le persone affette da coronavirus". Per l'agenzia europea infatti "l’efficacia dello screening sui passeggeri è bassa". E il loro esperto per le malattie infettive Pasi Penttinen spiega come "approssimativamente il 75 per cento dei casi provenienti dalle città cinesi colpite arriveranno a destinazione nel periodo di incubazione e rimarranno non rilevati, anche se l’effiaccia dei test per rilevare i sintomi, sia in entrata che in uscita, fosse dell’80 per cento". Chi è colpito dal virus ha infatti un lungo periodo di incubazione, che può arrivare anche a due settimane. Potrebbe essere infetto o portatore sano ma non avere la febbre quindi passando con tranquillità i controlli aeroportuali di quelli che sono solo scanner termici per rilevare la temperatura corporea dei passeggeri. Per altro tutti i cinesi colpiti dal coronavirus in Europa- compresi i due casi italiani- sono passati prima attraverso quegli scanner in aeroporto