la crisi

Roma, botteghe storiche in estinzione: chiude anche Valli Tessuti

Damiana Verucci

Chiude l'ennesimo negozio storico della Capitale, il terzo soltanto nell'ultimo mese e mezzo. Dopo la libreria del Viaggiatore, l'antica Cappelleria ad Ostia tocca tra pochi giorni al negozio di tessuti Valli in via del Tritone. Serrande abbassate dal 21 dicembre, la proprietà ha deciso di vendere e per chi da oltre quarant'anni è lì a gestirlo non c'è più niente da fare. Nessuna voglia di vendetta, tuttavia, né di denuncia pubblica, solo tanta rassegnazione soprattutto da parte della clientela che negli ultimi giorni si è precipitata ad acquistare quello che resta di quei preziosi tessuti, tutti ora in liquidazione. Per almeno 50 anni il direttore, il signor Cesare, ha servito lì i suoi clienti. E lo faceva in modo discreto, gentile, passando la mano tra le mille stoffe, consigliando l'acquisto di un abito piuttosto che un altro, con quella diligenza e passione che soltanto una dedizione ferrea al lavoro può dare. I negozi Valli sono specializzati nel commercio di stoffa e tessuti di alta moda per abbigliamento donna, uomo, abiti da sposa. L'eleganza dei colori, lo charme delle sete, le trasparenze sono un biglietto da visita di questa azienda che è una delle più antiche del settore e ha punti vendita a Milano, Bologna, Firenze, Napoli e Roma, con il suo unico negozio in via del Tritone. L'ultimo anno, però, non è stato affatto facile per chi per una vita ha gestito con tanta passione questo negozio. Soltanto la chiusura della metropolitana Barberini ha comportato per la maggior parte dei negozi che insistono nell'area una diminuzione del 20-30% di fatturato. E anche il negozio Valli ne ha pagato le conseguenze nonostante lo zoccolo duro di una clientela che ora non avrà più il suo punto di riferimento e che era abituata a chiedere e ad ottenere quello che cercava in campo di alta moda e abbigliamento. E ora al posto di quel negozio? Ancora non si sa cosa sorgerà, negli ultimi tempi c'è stato un via vai di possibili interessati visto che via del Tritone è ancora, nonostante tutto, una strada molto appetibile dal punto di vista commerciale. Quasi sicuramente, tuttavia, non aprirà nulla di simile a quello che è stato fino ad oggi. «Si deve riconoscere la storicità di questi locali per evitare che giorno dopo giorno il tessuto economico e produttivo della città si impoverisca – dice Giulio Anticoli, presidente di Roma Produttiva – come Associazione siamo rimasti gli unici a consegnare le targhe di riconoscimento alle botteghe storiche visto che la commissione non si riunisce più da due anni malgrado l'ufficio ancora esista».