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Sì caro Beppe, rompo i coglioni. E adesso che fai, mi cacci?

Gianluigi Paragone
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In attesa del futuro mondo perfetto indicato mirabilmente da Beppe Grillo, lo stesso Beppe invita a dare un consenso a noi poveri tapini Cinquestelle come fosse un obolo di carità. Un euro, quello risparmiato dal referendum magari. Fateci la carità, in quel dell'Emilia-Romagna e della Calabria. Fatecela prima che sia troppo tardi e il fantasmagorico mondo futuro che il Movimento dovrebbe costruire insieme al Pd non possa veder la luce, soffocato dal Grande Boh del Presente. Per approfondire leggi anche: Ex Ilva, Paragone: "O la nazionalizziamo o l'Europa ci venga incontro" Un euro per sopravvivere, dunque. Eppure ci sarebbero delle cosine interessanti che il Movimento potrebbe compiere, se non fosse che e quindi fanculo alle battaglie giuste in difesa di chi stava schiacciato dalle ingiustizie della crisi. Devono essere le contraddizioni di questi tempi, tempi in cui l'eco degli Indignados e di Occupy Wall Street è stritolata dalle angherie di Bruxelles, ben difese da Gualtieri e Gentiloni, non ultimo quel Mes che nel programma elettorale avevamo detto di rimodulare non in difesa dei mercati ma dei cittadini. A proposito: che facciamo sul Mes? Opponiamo il veto e quindi rispettiamo lo spirito del programma elettorale? Oppure siamo diventati come il Pd interpreti del «responsabilismo europeo»? Se così fosse lo dovreste dire apertamente e espellere chi come me non bacerà la euro-pantofola... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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