Mondiali di atletica
Tortu conquista la finale dei 100 metri e arriva settimo. Primo Coleman
Ha conquistato la finale dei 100 metri. Non accadeva da 32 anni e l'italiano Filippo Tortu si è classificato settimo con 10.07. La medaglia d’oro è andata dallo statunitense Coleman con 9.76, argento all’altro statunitense Gatlin in 9.89, bronzo al canadese De Grasse. Lo sprinter azzurro con 10''11, terzo nella sua semifinale, era approdato nella finale iridata in programma questa sera allo stadio Khalifa di Doha in Qatar alle 21.15. La precedente partecipazione di un azzurro in una finale mondiale risaliva a domenica 30 agosto del 1987 in occasione dei Mondiali di Roma quando Pierfrancesco Pavoni giunse, anche lui, settimo. Filippo Tortu, primatista italiano dei 100 metri con 9''9 (giugno 2018 a Madrid), si è meritato la finale dei Mondiali di Doha con una prestazione superlativa. In semifinale "Pippo" da Carate Brianza allo sparo ha risposto più lento rispetto agli altri ma la sua progressione sul lanciato è stata eccezionale. L’azione del 21enne velocista delle Fiamme Gialle dal sangue sardo - il padre-allenatore Salvino è originario di Tempio Pausania - per poter gioire il passaggio in finale ha dovuto attendere qualche minuto. Infatti, con il sudafricano Akani Simbine imporsi in 10''01 davanti al britannico Zharnel Hughes (10"5), Tortu l’ha spuntata per appena un millesimo sul giamaicano Tyquendo Tracey. Per l’azzurro 10"11.101 e per il caraibico 10"11.102. Illustre escluso dalla finale l’americano Michael Rodger, quinto con 10"12. Tortu alla finale in programma stasera alle ore 21,15 sarà l’unico atleta bianco. Oltre a Filippo l’altro europeo sarà Hughes. In finale ci saranno anche l’Us Boys Christian Coleman, vincitore della prima delle tre semifinali con 9"88 e grande favorito per l’oro, Simbine, il canadese Andre De Grasse, il giamaicano Yohan Blake e una vecchia conoscenza dei 100 metri, l’americano Justin Gatlin. Dopo 32 anni un azzurro è sbarcato nella finale mondiale dei 100 metri. Il precedente risale a domenica 30 agosto del 1987 all’Olimpico di Roma quando Pierfrancesco Pavoni, infortunatosi al quadricipite nel turno precedente, concluse comunque la finale e giunse. Quel giorno vinse Ben Johnson con 9"83 ma poi l’oro venne assegnato al «figlio del vento», Carl Lewis (9"93), Niente finale per l’altro italiano in gara, Marcell Jacobs giunto settimo nella prima semifinale con 10"20.