Sinistra folgorata dai fuorilegge
Pur di andare contro Salvini, i compagni rinnegano una vita passata a sventolare manette. Da Carola alla rom che vuole sparare: più sono delinquenti e meglio è
In principio fu Carlo Giuliani. Ragazzo che si giocò la vita sul filo dei secondi. G8 di Genova, 2001. Giuliani era uno della torma di facinorosi che si accanivano contro polizia e carabinieri ed avevano reso la città di mare un luogo di guerriglia. Insomma, stava per scagliare un estintore addosso ad un carabiniere, intrappolato in una camionetta a sua volta incastrata. Per i militi al suo interno si andava approntando un linciaggio. Solo che il carabiniere, legge di sopravvivenza, sparò e Giuliani cadde morto. Ma rinacque come icona nel pantheon della sinistra. L'investitura da eroe trasformò la tragedia in laica consacrazione. Rifondazione Comunista intitolò al suo nome una sala al Senato. E sempre a Palazzo Madama candidò sua mamma. A distanza di quasi vent'anni, il modello Giuliani scorre ancora nella linfa della sinistra. In ossequio al dogma della doppia morale. Legalitari ferrei quando occorre puntare il ditino sugli altri. Disinvolti e... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI