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Regione sotto "assedio": no alla discarica a Pian dell'Olmo

Grazia Maria Coletti
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Assalto alla Regione Lazio per dire "No alla discarica a Pian Dell'Olmo", un progetto che stamattina è approdato in Conferenza dei servizi. Centinaia di cittadini da Riano e comuni limitrofi venuti con diversi pullman e mezzi propri, anche da Roma Nord, per protestare contro la realizzazione della discarica a Pian Dell'Olmo e, dicono, in "qualsiasi altra zona di Roma". Presenti anche i bambini della scuola di Riano.  La protesta sotto il Dipartimento Urbanistica della Regione Lazio mentre era in corso la Conferenza dei servizi per la valutazione del progetto sottoposta alla Via (valutazione impatto ambientale) dalla Torre di Procoio srl, società abruzzese legata al mondo dei rfiuti. Presenti oltre al sindaco di Riano Ermelindo Vetrani e il vicesindaco Fausto Cantoni,  il presidente del Municipio 15 di Roma, Stefano Simonelli, il sindaco di Sacrofano, Patrizia Nicolini, il vjce sindaco di Formello, Lancianese, il primo cittadino di Castel Nuovo di Porto, Riccardo Travaglini, e il sindaco di Monterotondo. "Stavolta siamo tutti compatti per dire no" afferma il minisindaco romano Simonelli.   VISTOSE ASSENZE All'incontro non sono passate inosservate le grandi assenze. Tra le più vistose quelle della Soprintendenza archeologica e paesaggistica, dell'Arpa Lazio, e dell'Autorità di Bacino. "Quello che ci spaventa - hanno spiegati i rappresentanti dei comuni presenti - è che visto che il parere di queste autorità è fondamentale, se non si ottiene nei tempi certi, il rischio è che il parere passi con il silenzio assenso, e se accadesse questo, sarebbe davvero una beffa intollerabile". La paura, per sintetizzare, usando un termine calcistico, è che si faccia "melina", "al solo scopo di fare passare il tempo". TUTTI I PERCHE' DEL NO ALLA DISCARICA In attesa di un incontro del Comune di Riano con la cittadinanza fissato per questa sera in cui si farà un resoconto ufficiale, il comitato No discarica fa presente che: 1. Il sito di Pian dell'Olmo è già stato ritenuto non idoneo dai precedenti Commissari Straordinari per l'emergenza rifiuti; 2. gli strumenti urbanistici della Città di Roma Capitale, non consentono la destinazione del sito di Pian dell'Olmo a discarica, trattandosi di "Spazi verdi privati di valore storico- morfologico-ambientale" (art. 24 e 42 N.T.A.); 3. Il sito di Pian dell'Olmo ricade tra le aree con "Fattori Escludenti/Condizionanti" nella cartografia del "Piano di gestione dei rifiuti" DGR Lazio n. 49/2019 del 31/01/2019. 4. Le aree soggette a vincolo per incendio interessano il 65% del progetto; 5. Il divieto di cambiamento d'uso (art 10 L 353/200) riguarda lo scopo recato dallo strumento urbanistico, essendo irrilevante la generica compatibilità dell'intervento o il suo concreto utilizzo. LE RAGIONI PORTATE IN COMMISSIONE In Commissione Riano porta i seguenti motivi: 1. Dalle nuove mappe del nuovo piano rifiuti risulta che Pian dell'Olmo non è sito idoneo a discarica, lo stesso era già stato scartato perché inidoneo. 2. L'incendio del 2012 è incolo insuperabile fino al 2027. COSA DICE IL COMUNE DI ROMA In Commissione é stato fatto presente dal Comune di Roma che a pochi km dal sito c'è l'impianto di potabilizzazione delle acque del Tevere per addurle negli acquedotti dei romani. "La presenza di questo impianto ę praticamente sconosciuta a cittadini e alle cronache" sottolinea il Comitato no discarica Riano.

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