5 stelle cadenti
Stadio della Roma, Raggi in tv: come la spara grossa da Giletti
«La giunta capitolina non cade a pezzi e Roma non si sta interrogando sul suo futuro ma lavora pancia a terra per questa città per raggiungere una serie di obiettivi». Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi intervistata da Massimo Giletti a Non è l’Arena su La7. Commentando un servizio della trasmissione su una festa di compleanno organizzata nei giorni scorsi nell’abitazione del costruttore Luca Parnasi, indagato nell’inchiesta sullo stadio dell’As Roma con l’accusa di corruzione, la Raggi ha commentato: «Tutto il resto è vergognoso, ci sarebbe ben poco da festeggiare, ognuno ha una sua etica». La nuova indagine della Procura di Roma sullo stadio giallorosso a Tor di Valle, che ha messo in luce ancora una volta l’ipotesi di un rapporto distorto tra classe dirigente cittadina e imprenditori del mattone, costringe Virginia Raggi a rivedere l’agenda delle priorità in Campidoglio. L’avvio del filone di inchiesta, che ha portato all’arresto per corruzione dell’ex presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito, unito alle indagini in corso di archiviazione sull’assessore Daniele Frongia - che ha rimesso la delega allo Sport nelle mani della sindaca - nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio dell’As Roma, sposta nuovamente il pallino dall’attività amministrativa alle nomine. La scelta della classe dirigente si è dimostrata finora uno dei punti deboli che più ha condizionato l’esperienza dei 5 Stelle a Palazzo Senatorio. Dopo quasi 3 anni di mandato, la Raggi si ritrova con 10 assessori che, per ragioni politiche o giudiziarie, sono entrati e usciti da una giunta che mantiene appena 4 componenti della squadra varata a giugno 2016 e a cui manca da un mese e mezzo il titolare dell’Ambiente. I vertici nazionali a 5 stelle, al deflagrare della nuova bufera politico-giudiziaria che coinvolge il Campidoglio, hanno blindato ancora una volta la Raggi, confermandole la fiducia. Perché perdere la capitale sull’onda di un’inchiesta per corruzione potrebbe portare ad una emorragia di consensi per il Movimento in vista delle elezioni europee di giugno. La sindaca ospite "A Non è L'Arena" torna anche sull'arresto del presidente del Consiglio Marcello De Vito e dichiara: "Sono furiosa, siamo tutti furiosi. Ma abbiamo agito immediatamente. De Vito è stato espulso". "Non ce lo aspettavamo ma abbiamo reagito immediatamente. Abbiamo espulso De Vito perché per noi la corruzione è uno di quei reati intollerabili per un pubblico funzionario. La reazione c’è stata».