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Lazio, malati bistrattati e stangati

Invece di tagliare le file la Regione fa cassa: sanzioni per 42 milioni a chi non ha disdetto in tempo gli appuntamenti

Antonio Sbraga
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Dalle liste d'attesa a quella dei debitori. Mentre le file per fissare gli appuntamenti «differibili» per visite specialistiche ed esami diagnostici arrivano fino a un anno, la Regione entro il prossimo 15 giugno punta a recuperare 42 milioni di euro di sanzioni per coloro che, 7 e 8 anni fa, hanno rinunciato alle prestazioni sanitarie senza disdire nei tempi previsti. Così, mentre la Regione continua a non rispettare i tempi massimi previsti dalla legge (60 giorni), soprattutto per chi ha bisogno di effettuare Tac, risonanze magnetiche, ecografie e colonscopie «differibili» (all'Asl Roma 3 ben 15 prestazioni su 34 non sono disponibili, ma anche all'Asl Latina sono 15 su 25 le prenotazioni chiuse, per citare le sole due aziende che ancora pubblica... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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