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Smettete di romperci i Tav

Sull'Alta Velocità volano insulti. A forza di sceneggiate e propaganda la maggioranza gioca col fuoco. È ora di decidere

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È molto bello vedere i leader politici costretti a girare l'Italia per fare comizi e a scoprire sbattendo le palpebre con «Oh» di meraviglia che questo o quello proprio non funziona. Ieri in Abruzzo c'era un tour M5s, e nelle tappe a braccetto si sono visti il vicepremier Luigi Di Maio e il suo ritrovato amico Alessandro Di Battista. Il primo in Abruzzo ci va almeno una volta alla settimana per sostenere la bella Sara Marcozzi, che è non solo candidata grillina, ma è anche compagna nella vita di Giorgio Sorial, ex deputato M5s non rieletto ma finito a fare il vicecapo di gabinetto con Di Maio: quel di più di sostegno ha anche ragioni per così dire familiari. La coppia di comizianti ieri ha raccontato: «A Pescara abbiamo chiesto quanto ci volesse per andare a Roma. Ci hanno detto anche sei ore. Ci vogliono tre ore solo per fare i cambi. Quali sono i diritti da garantire ai cittadini e ai pendolari? Oltretutto perché non garantire un servizio ai romani per andare a sciare nell'interno dell'Abruzzo? Perché non si possono fare queste cose in Italia?». Bella domanda, davvero. Ma a chi si può fare oggi quella domanda per avere una risposta? Accidenti, al governo in carica! Al presidente del Consiglio dei ministri, che porta il nome di Giuseppe Conte. E anche al ministro... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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