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Roma-Liverpool, la Capitale si blinda per l'arrivo degli hooligans

Tutte le misure decise per la partita di Champions del 2 maggio

Alessandro Austini
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L'obiettivo è quello di organizzare una festa dello sport, coniugando accoglienza e sicurezza. Si è tenuto stamani il tavolo per fare il punto sulla semifinale di di ritorno della Champions League tra Roma e Liverpool del prossimo 2 maggio, per la quale sono in arrivo 5000 tifosi dei Reds. Alla riunione, in Viminale, hanno partecipato oltre alle forze dell'ordine italiane e inglesi, le due società sportive, la Uefa, la Figc e il vice console britannico. Nel corso dell'incontro sono state condivise tutte le informazioni utili sulla trasferta dei tifosi del Liverpool e sono stati forniti ulteriori dettagli dei voli che saranno utilizzati e degli aeroporti interessati all'arrivo dei supporter inglesi, che giungeranno non solo nella Capitale ma anche in altre città italiane. Particolare attenzione è stata rivolta agli aspetti di "safety" e "security", al fine di divulgare per tempo ai tifosi ospiti tutte le informazioni relative alle modalità di afflusso allo stadio Olimpico di Roma, le norme di comportamento e i meeting point predisposti. La situazione sarà costantemente monitorata ed aggiornata con la cooperazione internazionale di polizia e scambio informativo tra i due club. Il dispositivo messo in campo dalle forze dell'ordine prevede controlli e presidi sul territorio, anche nelle fasi precedenti la gara, soprattutto in quei punti di aggregazione tradizionali della città, dove è più probabile la concentrazione di tifosi e visitatori, e prevede dispositivi di vigilanza e controllo anche a medio e largo raggio. Intanto ieri è stato convalidato l'arresto dei due tifosi giallorossi coinvolti nella rissa, prima della partita di andata, a Liverpool, dalla quale è uscito in fin di vita il 53enne irlandese Sean Cox. Filippo Lombardi, 21 anni, e Daniele Sciusco, 29, detenuti nel carcere di Liverpool, saranno giudicati il 24 maggio. Restano in cella, ma vengono ridimensionate le accuse che diventano 'disordini violentì e, per il solo Lombardi, 'lesioni gravì. I due tifosi negano di aver colpito violentemente Cox, ma le immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza lasciano pochi dubbi a chi indaga. Resta in gravissime condizioni la vittima, ricoverata presso il Walton Hospital: è in coma farmacologico dopo il delicato intervento con il quale i medici hanno cercato di salvargli la vita. Mentre proseguono le indagini penali, sul fronte disciplinare la Uefa si prepara a prendere provvedimenti e non è escluso che si arrivi al blocco delle trasferte. L'Assemblea capitolina ha approvato, ieri, all'unanimità la mozione, presentata dalla consigliera del M5S Sara Seccia come prima firmataria, per prendere le distanze dalle violenze di Liverpool. «Ciò che è accaduto è inaccettabile e quanto di più distante dai valori dello sport. Roma condanna con forza ogni forma di violenza - dichiara la sindaca Virginia Raggi -. Prendiamo le distanze da questi vergognosi episodi. Siamo vicini a Sean Cox e alla sua famiglia». «Episodi del genere - le fa eco il presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito - rappresentano un grave danno d'immagine alla nostra città e ai romani e stravolgono lo spirito di divertimento e comunità che dovrebbe accompagnare ogni evento sportivo. Da tifoso voglio sottolineare che questi atti criminali riguardano una piccola minoranza di persone, tutt'altro che tifose: i veri appassionati di calcio non hanno nulla a che fare con la violenza».

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