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Di Francesco: Roma, è l'ora di vincere

Il tecnico orientato a cambiare modulo. De Rossi resta nella Capitale

Erika Menghi
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Contro un Verona «rinforzato e rinnovato molto in positivo», la Roma cerca la cura dei tre punti, l'unica in grado di rilanciarla in chiave Champions e riportare la serenità che serve per superare tutte le difficoltà. Di Francesco non si è mai sentito in bilico, nonostante le ultime 7 partite senza vittorie, ma ora più che mai deve trovare la svolta per non rischiare di affondare: «Sento tantissimo la fiducia della società, sull'esterno mi sembra di essere tornato ai tempi in cui ero appena arrivato. È giusto così perché fa parte del mio lavoro. Con i ragazzi dobbiamo riprenderci la stima che abbiamo avuto per un periodo di tempo. Solo con le prestazioni e i risultati la possiamo ritrovare, non bastano le chiacchiere. Ho visto la squadra allenarsi molto bene, con il pensiero giusto e la testa giusta. Domani deve essere un punto di ripartenza. Quello che ho cercato di dire ai ragazzi è che devono amare questa squadra, questa società e questi colori. Non bisogna essere ruffiani, ma seri, professionali, e dare tutto quello che si ha in campo». CAMBIO MODULO Eusebio è disposto anche a cambiare modulo per dare la scossa, anche in virtù del quinto forfait consecutivo di De Rossi, ancora alle prese con il guaio al polpaccio: «4-2-3-1? Tutto potrebbe essere, potrei mettermi anche 5-3-2. Ho provato un paio di sistemi di gioco che potrebbero essere indicati per la partita di domani e per il resto del campionato. Non voglio tornare indietro, guardo avanti. Nell'ultimo periodo abbiamo fatto male col 4-3-3, ma prima abbiamo fatto bene. È una questione di testa, di momenti, di caratteristiche e di situazioni. Dire che cambiare sistema di gioco è un'ammissione di colpa e di intelligenza non lo so. Faccio quello che mi sento di fare e lo faccio con grande serenità, se cambio lo faccio per il bene della Roma e per vincere. Non mi fossilizzo. L'importante è non mandare i giocatori in campo senza sapere dove devono andare». SOLLIEVO MERCATO Di sicuro a Verona potrà contare su un Dzeko ritrovato, finalmente libero dalla tentazione Chelsea: «L'ho trovato disponibile prima e molto più sereno e convinto adesso. Sono molto contento che sia finito il mercato. I calciatori devono pensare prima a fare i calciatori e non pensare alle altre vicende. La società ha scelto fortunatamente di mantenere Edin, è una questione chiusa. Il ragazzo, nonostante le voci, ha avuto ottimi atteggiamenti nei confronti del gruppo, è ben voluto. Non c'è nessuna spaccatura all'interno della squadra o con lo staff e la società, c'è solo il desiderio di riscattarsi. Tutti quanti noi di chiacchiere ne facciamo tante ma ora dobbiamo cominciare a vincere perché abbiamo la possibilità di ottenere l'obiettivo Champions e possiamo fare qualcosina anche quest'anno in Europa. Non lo dimentichiamo». INFERMERIA Il nuovo arrivato Silva ha iniziato l'avventura in giallorosso dai box, ma Di Francesco crede molto in lui: «Lo avevamo seguito anche nel mercato estivo, spero di riaverlo con la squadra in una quindicina di giorni. Può essere il futuro di questa squadra. Schick? Ѐ stato un pizzico sfortunato, lunedì tornerà a correre per essere a disposizione col Benevento». Perotti è appena rientrato da un problema muscolare ed è in ballottaggio con El Shaarawy per una maglia nel tridente dove un po' a sorpresa può trovare ancora spazio Under: «Ha bisogno di giocare con continuità, ora si è ambientato, comincia a capire l'italiano, quello che gli chiedo. Inizia a diventare un valore aggiunto. Ha dimostrato di essere utile non solo a partita in corso, com'era prima, adesso è uno dei possibili titolari». Infine, un appello ai tifosi: «Chiedo solo sostegno, coraggio e forza. Il tifoso romanista dice sempre che “semo nati pe' soffrì”, allora dobbiamo continuare a soffrire un po' augurandoci di arrivare ad un risultato importante». 

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