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Ha finito di scappare. Arrestato Igor, il killer di Budrio

Le metamorfosi di Igor dalla libertà all'arresto

Conflitto a fuoco con le forze dell'ordine, morti tre agenti

Mary Tagliazucchi
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L'assassino di Budrio non scappa più. Il fantasma di Igor il Russo, rincorso da migliaia di carabinieri che gli hanno dato la caccia per mesi, è stato avvistato nei giorni scorsi e arrestato ieri in Spagna al termine di un conflitto a fuoco con la Guardia Civil, da settimane in contatto con i carabinieri. Ne dà notizia su Twitter il sito Wikilao, specializzato in temi di sicurezza, precisando che nel conflitto a fuoco sarebbero morte tre persone. Inseguito da mesi da migliaia con uno spiegamento di forze dell'ordine senza precedenti, questa volta l'ex militare, esperto di arti marziali e di tiro con l'arco non l'ha fatta franca. Il serbo, ricercato da mesi  dopo aver seminato il terrore nelle zone fra la provincia di Bologna e Ferrara è accusato degli omicidi del barista di Budrio, Davide Fabbri e della guardia volontaria Valerio Verri. Freddo, cinico e apparentemente senza nessuna paura, l'omicida si pensa fosse riuscito a fuggire attraverso i canali tra Marmorta e Campotto dove inizialmente si era nascosto. Un uomo in perenne fuga, fuggito dal suo paese d'origine dopo aver partecipato ad una rapina, dove si era reso colpevole anche di una violenza sessuale. In Italia dal 2005 si era reso colpevole di ben tre omicidi. Nel 2015 era stato già sottoposto a giudizio per tre rapine commesse insieme a Ivan Pajdek e Patrik Ruszo. Le vittime, Alessandro Colombani derubato  e picchiato all'interno della sua casa, a Villanova di Denore ed Emma Santi, un'anziana signora di 93 anni, residente a Mesola, derubata anche lei e legata e imbavagliata ad una sedia, fino al  suo ritrovamento (dopo due giorni)da parte del figlio. A Coronella invece, le vittime erano Giulio Bertelli e sua figlia Cristina, derubati persino dei vestiti e delle mutande e tenuti sotto sequestro per quattro. Un lavoro immenso quello da parte delle forze dell'ordine che in perfetta collaborazione (sia a livello nazionale che europeo) hanno portato alla cattura  del pluriomicida di Budrio, su cui era stata persino  istituita una taglia di 50mila euro. La polizia scientifica italiana è stata interessata dalle autorità spagnole per le procedure d'identificazione dell'uomo. 

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