Papà Eusebio contro Federico, Roma-Bologna in famiglia
Domani l'allenatore contro la squadra in cui gioca il figlio
Roma-Bologna è (anche) un affare di famiglia. Il derby dei Di Francesco: Eusebio e Federico, padre e figlio contro. Non è una sfida che capita tutti i giorni sui campi di calcio, ma non è nemmeno un inedito: i due si sono ritrovati faccia a faccia in due occasioni in passato, quando il tecnico era al Sassuolo, per poco più di 80 minuti (un pari e una vittoria per i neroverdi) senza che l'esterno rossoblu lasciasse il segno. Sono passati sette mesi circa dall'ultima volta, stavolta il papà siede sulla panchina della Roma: «Spero – ha detto l'allenatore in conferenza stampa a Trigoria – che Federico continui a fare bene nel Bologna, ma dalla prossima partita. Mi fa ridere quando gli chiedo se giocherà e lui mi risponde che non lo sa perché hanno provato 6-7 moduli diversi, e tergiversa. Questo confronto mi inorgoglisce e mi fa piacere». Vedere il proprio erede sul prato dell'Olimpico è un'emozione che scalda il cuore di un padre, ma al fischio d'inizio i sentimenti andranno lasciati in disparte perché in palio ci sono tre punti fondamentali e Di Francesco Jr è uno dei maggiori pericoli della squadra di Donadoni: ha già segnato 5 reti in Serie A con la maglia degli emiliani e dovrebbe partire titolare domani in quella che sarà per lui una serata speciale. Magari un giorno Federico farà gol per Eusebio, che vedeva in lui il perfetto sostituto di Sansone al Sassuolo, dove i loro destini si sono sfiorati. A parte un altro caso, quello di Bisoli (papà Pierpaolo col Vicenza affrontò il «piccolo» Dimitri del Brescia), di solito padre e figlio si ritrovano nella stessa squadra, può capitare infatti che uno alleni l'altro, o addirittura che si diano il cambio in campo, come è successo ai Gudjohnsen, Arnor e Eitur: il 24 aprile 1996, si giocava Islanda-Estonia, il figlio 17enne subentrò al posto del genitore 34enne. Il Cholo Simeone allena l'Atletico Madrid, mentre Giovanni guida l'attacco della Fiorentina, Enzo e Luca Zidane fanno parte della rosa del Real Madrid di papà Zinedine. È famoso il caso di Jordi Cruijff, che esordì nel Barcellona lanciato dal padre Johan, come fu per Brian Clough e suo figlio Nigel al Nottigham Forest. Paolo Maldini ha giocato il Mondiale francese del 1998 agli ordini del papà ct Cesare. Rivaldo e Rivaldinho scesero in campo insieme nella vittoria del Mogi Mirim contro il Macaé nella Serie B brasiliana per 3-1 ed entrambi segnarono: tra i due gol di Rivaldinho, il 2-0 di Rivaldo su rigore. Una pagina di storia scritta nel giro di 42 minuti. In casa Roma Daniele De Rossi è stato a scuola di calcio da papà Alberto nelle giovanili, Bruno Conti faceva il dirigente quando suo figlio Daniele con il Cagliari vinceva 3-0 contro la Roma e proprio dopo quella partita l'allora tecnico Delneri presentò le sue dimissioni e toccò al padre traghettare la squadra fino in finale di Coppa Italia (persa contro l'Inter). Domani sarà il turno dei Di Francesco, Roma-Bologna sarà la loro sfida in famiglia: «È sempre stato tecnicamente più bravo di me», ha raccontato Eusebio ricordando gli inizi di Federico con un pallone di spugna che da piccolino calciava bene con entrambi i piedi. C'è stata un'occasione in cui l'attuale tecnico romanista è intervenuto a difesa del suo protetto che ai tempi giocava nel Lanciano e aveva fatto alzare un polverone per colpa di un'equivoca esultanza in stile Di Canio, un presunto saluto romano sotto la curva (ma il ragazzo smentì) che aveva fatto scalpore: «Lo conosco bene, so che educazione ha avuto e non voleva ledere nessuno. Sono sereno, non si doveva nemmeno giustificare perché non ha fatto niente di male». La speranza di Di Francesco senior è che non faccia nulla di male neppure alla sua Roma domani nel derby in famiglia.