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Il killer di Marsiglia radicalizzato dal fratello arrestato a Ferrara

Davide Di Santo
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Anis Hannachi, il fratello dell'attentatore di Marsiglia fermato sabato a Ferrara, avrebbe avuto un "ruolo attivo" nell'attacco del primo ottobre compiuto da Ahmed Hannachi e dove sono morte due donne. Sarebbe stato lui, infatti, a "indottrinare il fratello e provocarne la radicalizzazione", come ha spiegato Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia e antiterorrismo facendo il punto sull'arresto e sulle indagini. Anis si trovava da pochissimi giorni in Italia, da non prima del 27 settembre, e non risulta la sua presenza a Marsiglia il giorno dell'attacco. L'unica traccia precedente di Anis Hannachi in Italia "risale all'ottobre del 2014 quando venne respinto dal nostro Paese e rimandato in Tunisia in quanto irregolare". Lo ha reso noto Lamberto Giannini, direttore dell'Antiterrorismo, nel corso di una conferenza stampa, sottolineando come le autorità francesi lo accusino di "partecipazione ad associazione terroristica e concorso nell'omicidio di due donne a Marsiglia".

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