Vaccini da domani obbligatori, Mattarella firma il decreto: sono 12
Divieto di iscrizione per le scuole da 0 a 6 anni. E multe salate alle famiglie dalle elementari in poi
Firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il decreto che introduce l'obbligatorietà delle vaccinazioni per andare a scuola. Lo si apprende da fonti del ministero della Salute, dove sta per iniziare una conferenza stampa in cui saranno spiegati i dettagli del provvedimento. Sarà pubblicato questa sera in Gazzetta Ufficiale il decreto sull'obbligo vaccinale, fortemente voluto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, firmato questa mattina dal presidente della Repubblica. Il provvedimento sarà in vigore già da domani, come ha spiegato il capo gabinetto del ministro Giuseppe Chinè. Sarà pubblicato questa sera in Gazzetta Ufficiale il decreto sull'obbligo vaccinale, fortemente voluto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Il provvedimento sarà in vigore già da domani, come ha spiegato il capo gabinetto del ministro Giuseppe Chinè. Basterà autocertificare l'avvenuta vaccinazione per poter iscrivere i bambini a scuola. Si avrà in questo modo il tempo di presentare la copia del libretto vaccinale entro il 10 luglio di ogni anno all'istituto scolastico. Lo prevede il decreto sull'obbligatorietà dei vaccini in vigore da domani. Lo stesso ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in conferenza stampa a Roma per spiegare i dettagli del provvedimento, ha detto anche che la semplice presentazione alla Asl della richiesta di vaccinazione consente l'iscrizione a scuola, in attesa che la stessa azienda sanitaria provveda ad eseguire la vaccinazione (o iniziare il ciclo in caso di più dosi) entro la fine dell'anno scolastico. I VACCINI OBBLIGATORI ANNO PER ANNO Le 12 vaccinazioni obbligatorie gratuite per i minori di eta' compresa tra zero e 16 anni, previste dal decreto legge Prevenzione vaccinale, devono essere tutte obbligatoriamente somministrate ai nati dal 2017. E' stato spiegato nel corso della conferenza stampa al 'dicastero della salute' durante la quale e' stato presentato il decreto legge. Ai nati dal 2001 al 2016, devono invece essere somministrate le vaccinazioni contenute nel calendario vaccinale nazionale relativo a ciascun anno di nascita. Precisamente: i nati dal 2001 al 2004 devono effettuare, ove non abbiano gia' provveduto, le quattro vaccinazioni gia' imposte per legge (anti-epatite B; anti-tetano; anti-poliomielite; anti-difterite) e l'anti-morbillo, l'anti-parotite, l'anti-rosolia, l'anti-pertosse e l'anti-haemophilus influenzae tipo B, raccomandate dal piano nazionale vaccini 1999-2000; i nati dal 2005 al 2011 devono effettuare, oltre alle 4 vaccinazioni gia' imposte per legge, anche l'anti-morbillo, l'anti-parotite, l'anti-rosolia, l'anti-pertosse e l'anti-haemophilus influenzae tipo B, previsti dal calendario vaccinale incluso nel piano nazionale vaccini 2005-2007; i nati dal 2012 al 2016 devono effettuare, oltre alle 4 vaccinazioni gia' imposte per legge, anche l'anti-morbillo, l'anti-parotite, l'anti-rosolia, l'anti-pertosse e l'anti-haemophilus influenzae tipo B e l'anti-meningococcica C, previste dal calendario vaccinale incluso nel piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014; i nati dal 2017 devono effettuare, oltre alle 4 vaccinazioni gia' imposte per legge, anche l'anti-morbillo, l'anti-parotite, l'anti-rosolia, l'anti-pertosse, l'anti-haemophilus influenzae tipo B, l'anti-meningococcica C, l'anti-meningococcica B e l'anti-varicella, previste nel nuovo piano nazioanle Prevenzione vaccinale 2017-2019. ESENZIONI E RINVII Il decreto legge 'Prevenzione vaccinale', firmato oggi dal Capo dello Stato, prevede che siano esonerati dall'obbligo di vaccinazione (valido per i minori di eta' compresa tra zero e 16 anni) i soggetti immunizzati per effetto della malattia naturale (per esempio i bambini che hanno gia' contratto la varicella) e i soggetti che si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di Medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Inoltre, il vaccino e' posticipato quando i soggetti si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Ad esempio, quando si e' in presenza di una malattia acuta, grave o moderata, con o senza febbre.