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Il governo si piega ai diktat Ue: arriva la stangata di primavera. Ecco quanto pagheremo

Il premier Paolo Gentiloni

Valerio Maccari e Carlantonio Solimene
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È in arrivo una manovrina: ammesso che una «correttiva» da 3,4 miliardi di euro si possa definire tale. Così il governo Gentiloni, sempre più piegato ai diktat della Ue, si prepara ai rincari alla faccia della lotta dura contro Bruxelles. Paghiamo sempre noi.  Sul tavolo le ipotesi sono tante: apparentemente bocciata l'idea di un incremento dell'aliquota Iva intermedia e messo in cantiere il taglio delle spese dei ministeri, un sempreverde della spending review, si studiano, inevitabilmente, anche ipotesi di aumenti fiscali. A partire dalle accise di sigarette ed alcolici, ma forse anche dei carburanti, l'estensione dello split payment e persino un aumento del prelievo sul gioco. Insomma: tutti gli ingredienti giusti per la solita stangata, anche se stavolta di primavera e non di autunno come siamo abituati. SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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