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Pallotta: niente stadio? Io me ne vado

Rischiano i pezzi pregiati della squadra giallorossa. Spalletti: «Il presidente può lasciare». La Uefa: un disastro per l'Italia

Tiziano Carmellini
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Il messaggio è chiaro, non lo ha ancora detto ufficialmente ma la cosa appare scontata per chi respira levincende di Trigoria e non solo: senza stadio Pallotta se ne va. E con lui tutti i milioni fin qui investiti (a spanne un centinaio quelli messi sulla squadra, senza considerare i 65 spesi finora per il progetto dello stadio fantasma). Una «catastrofe» per i tifosi romanisti in primis, ma anche per il sistema calcio italiano: fine dell'avventura americana, ma anche dei capitali esteri da investire nel nostro Paese. Attorno a Trigoria torneranno ad aleggiare improbabili emiri (tipo quelli già visti nel recente passato con villetta a schiera nell'entroterra umbro, Alfa Sud e cappotto di cammello fuori misura) o imprenditori più o meno russi pronti a investire soldi inesistenti. SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI 

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