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Il sindaco di Amatrice: "L'emergenza è la neve". Allarme valanghe

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Katia Perrini
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«Servono turbine. L'emergenza ora non è il terremoto, che comunque continua a fare paura, sono le famiglie isolate a causa della neve. La gente non può uscire di casa perché ci sono 2 metri di neve, siamo stati svegli tutta la notte per risolvere il problema ma è necessario che arrivino le turbine per permettere di accedere e uscire dalle abitazioni». Così, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, che ha sottolineato come: «Questa sia la più grossa nevicata dal 1954, e l'emergenza ora è questa e non i crolli nella zona rossa. La zona rossa diventerà rossissima ma si ricostruirà, quello che conta ora è la salute delle persone». La neve sta bloccando intere zone e rende difficile gli spostamenti così raggiungere le persone isolate è difficilissimo. Il sindaco di Montereale, in provincia dell'Aquila, Massimiliano Giorgi, ha detto: "La situazione è critica. C'è il terremoto, c'è la neve. C'è difficoltà nei soccorsi perché la statale 260 dall'Aquila è bloccata per un autotreno di traverso".  «Noi siamo presenti nella zona del cratere da subito, abbiamo intensificato gli interventi per l'emergenza neve e oggi stiamo allertando altri assetti per dare il massimo della disponibilità», ha fatto sapere la ministra della Difesa, Roberta Pinotti. «L'esercito è completamente mobilitato, abbiamo messo a disposizione tutti i mezzi dell'esercito, vogliamo che tutti i cittadini possono sentire che lo Stato c'è», ha aggiunto Pinotti.  E intanto la protezione civile delle Marche ha diramato un allarme valanghe sul territorio regionale. La misura è stata presa per l'emergenza neve e le scosse di terremoto. 

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