Facebook nella bufera, Zuckerberg indagato a Monaco: "Non ha rimosso contenuti anti-semiti"
Facebook nella bufera. In Italia i giudici di Napoli hanno riconosciuto, purtroppo troppo tardi, le ragioni di Tiziana Cantone, la ragazza di 31 anni morta suicida dopo che i suoi video hot erano stati postati in rete (e non erano stati rimossi dal social network). A Monaco, invece, è direttamente Marl Zuckerberg a finire sul banco degli imputati. Il settimanale Der Spiegel rivela infatti che il fondatore di Facebook è indagato dalla procura delle città tedesca, insieme ad altri manager della società, per incitamento delle masse per non avere rimosso post con minacce di morte e negazione dell'Olocausto. L'indagine, spiega Der Spiegel, è partita a seguito di una denuncia presentata dall'avvocato Chan-jo Jun di Wuerzburg, in cui si segnalava che anche dopo ripetute segnalazioni Facebook non aveva rimosso contenuti illegali. Il giornale ricorda anche che all'inizio dell'anno una denuncia a carico di Zuckerberg e Sandberg, oltre che di altri vertici di Facebook, era stata presentata alla procura di Amburgo, ma non aveva avuto seguito perché era risultata una mancata competenza territoriale.