EUROPA LEAGUE
Serata di rimpianti all'Olimpico La Roma si butta via con l'Austria Vienna
Roma in vetta al giro di boa del girone di Europa League, ma con un pareggio-beffa che sa di sconfitta. Prima va sotto, poi rimonta e si porta sul 3-1, ma l’Austria Vienna non molla e in due minuti (82’-84’) trova il 3-3. Impossibile festeggiare un risultato così, nonostante il primato condiviso proprio con gli austriaci a quota 5 punti in una classifica fin troppo corta. Totti parte davanti a tutti, ma quando arretra a prendersi il pallone sulla mediana come piace a lui è Nainggolan a posizionarsi tra El Shaarawy e Iturbe. Strootman, Salah e Dzeko riposano, Spalletti ridà fiducia a Gerson dal 1’. Partono bene gli ospiti, subito un’azione personale di Venuto sulla destra, il tiro è sull’esterno della rete. Bel destro di Florenzi all’8’, chiama all’intervento prodigioso il portiere e guadagna il corner. Al16’ l’Olimpico viene gelato dalla rete di Holzhauser sul cross di Kayode: male Juan Jesus che lascia partire l’azione, Manolas non riesce poi a tamponare: 0-1. Pareggio immediato della Roma con El Shaarawy, sul lancio di Gerson da metà campo scatta il Faraone che impreziosisce l’azione con uno scavino: 1-1. Si fa male da solo Almer, che esce in barella, cambia il numero uno degli austriaci: dentro il classe ’96 Hadzikic. Al 34’ El Shaarawy trova il raddoppio sull’assist illuminante di Totti, doveva essere la sua serata e non ha disatteso le aspettative. Il Faraone non faceva doppietta da 8 mesi, era il 27 febbraio contro l’Empoli. Al 43’ Venuto crea ancora scompiglio nella difesa giallorossa, stavolta centra la porta ma trova la pronta respinta di Alisson, la palla arriva a Serbest, il cui tiro viene murato. Nella ripresa la prima conclusione è di Florenzi, da posizione angolatissima sul bel suggerimento di Iturbe, che prova a uscire dal guscio. Spalletti fa sfilare El Shaarawy tra gli applausi, è il turno di Salah e il Faraone non sembra prenderla comunque benissimo. Dal distinto chiamano in campo Dzeko, impegnato nel riscaldamento. Non c’è bisogno che entri lui per vedere il terzo gol giallorosso, firmato Florenzi: pennellata del capitano, in area spunta il tuttofare di Vitinia che mette dentro con un destro al volo davvero perfetto: 3-1. Spalletti lo premia con un po’ di riposo: al suo posto si rivede Emerson Palmieri. Dopo di lui tocca a Dzeko, per Iturbe e 30 secondi dopo l’Austria Vienna accorcia pericolosamente le distanze in una partita che sembrava ormai destinata alla noia. Il neo entrato Prokop raccoglie da Kayode e la piazza alle spalle di Alisson: 3-2. La Roma accusa il colpo e si fa beffare ancora, stavolta con l’uomo-assist Kayode, che fa il goleador e non sbaglia da due passi: clamoroso 3-3 all’84’. Il nervosismo finale è la logica conseguenza di una sfida buttata all’aria. Finisce in parità e pari sono anche le due squadre in classifica: 5 punti a testa, davvero pochi per la Roma.