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Il futuro sbarca a Roma con la Maker Faire

Davide Di Santo
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Nerd e creativi, aspiranti Bill Gates e attivisti dell'open source, meccanici e stilisti à la page, dottorandi in ingegneria e ragazzini delle medie, nuovi radical che vorrebbero stamparsi in 3D anche le mutande e agricoltori 2.0 che hanno scoperto che seminare un campo è meno faticoso se a farlo è un drone. La varietà del pubblico che ogni anno frequenta la Maker Faire rispecchia quella della comunità degli artigiani digitali che da questa mattina invadono la Nuova Fiera di Roma (fino a domenica, ingresso 10 euro, info su makerfairerome.eu) Il filo conduttore è l'innovazione, meglio se attraverso l'integrazione di vecchie e nuove tecnologie rispettose dell'ambiente. Invenzioni che cambieranno davvero la vita di molte persone come Watly, il primo computer termodinamico al mondo in grado di purificare acqua contaminata attraverso l'energia solare. O Hubotics, esoscheletro intelligente per superare alcune disabilità motorie. Ma anche giocattoli tanto frivoli quanto divertenti, come Wake Skate, tavola tipo sci nautico con calzature incorporate. SEGUI LA DIRETTA DELL'EVENTO Caricamento video ... Quello disegnato nella quarta edizione della Maker Faire europea è un futuro che ci vede vivere in una casa connessa e autosufficiente con camerieri robot che capiranno le nostre emozioni, senza poterne provare a loro volta, almeno per ora. Come R1, il robot domestico dell'Istituto Italiano di Tecnologia, o InMoov, androide a grandezza naturale il cui software è a disposizione di tutti i programmatori del pianeta. La nuova mobilità verde e un po' pazza è rappresentata dal Celerifero - si tratta di una specie di bici sidecar elettrica - dalle miriadi di monoveicoli ecologici e al circuito in cui i visitatori potranno gareggiare con tricicli da corsa, indossando degli speciali visori che proiettano le immagini di una pista mozzafiato. Tecnologia da toccare è anche quella dei droni con ben tre aree dove si potrà sperimentare l'ebrezza del volo restando con i piedi ben piantati a terra. Spettacoli e novità in campo musicale, dove accanto alle orchestre «meccaniche» emergono progetti interessanticome Remidi, sistema che grazie a un guanto dotato di sensori e un bracciale permette di «suonare» qualsiasi superficie, dal proprio corpo alla luce. In un Paese dove il cibo è forse la prima, vera ossessione nazionale sarà divertente vedere l'effetto dell'innovazione a tutti i costi nel settore «Food». Un padiglione intero sarà dedicato all'OffiCucina e si parlerà di serre connesse, orti vericali e strumenti per ridurre i nitrati nell'insalata. Ma il piatto forte saranno gli assaggi di cioccolato all'alga spirulina di The Algae Factory, i cibi in pillole degli astronauti di ArgoTech e gli insetti e larve commestibili da allevare in casa con i sistemi Farms Hive. Ma del mondo che verrà è obbligatorio prendere proprio tutto? Di certo il successo della manifestazione non è in discussione visti i numeri delle passate edizioni, roba da 100 mila visitatori in soli tre giorni come nel 2015. Quest'anno si punta a replicare il successo delle edizioni passate e a giudicare dalle prime manifestazioni di interesse forse anche ad aumentare le presenze. Solo per questa mattina sono già stati prenotati oltre 16 mila biglietti, i protagonista saranno gli studenti delle scuole; poi si aprirà al pubblico. Lo spazio espositivo è triplicato: sei padiglioni, 100 mila metri quadrati totali per oltre 55 mila mq di superficie espositiva coperta, vale a dire quasi il triplo, appunto, rispetto al 2015. Roma si conferma, per il quarto anno consecutivo, come centro propulsivo, a livello europeo, di nuove idee, contenuti e modelli economici: oltre 400 i progetti selezionati tra gli oltre 1.200 presentati alla sola Call for Makers da oltre 65 Paesi tra i quali Germania, Spagna e Grecia ma anche Regno Unito, Turchia, Cina e Stati Uniti, Singapore, Emirati Arabi, Taiwan. Ma ci sono anche i 50 progetti provenienti della Call for New Manufacturing che uniscono saperi artigianali e nuove tecnologie proprie del nostro manifatturiero. Alla ricerca di un equilibrio tra passato e futuro.  

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