LA MINACCIA ISLAMICA
Suicida in carcere il presunto terrorista siriano di Chemnitz
Si è suicidato in carcere Jaber Albakr, il presunto terrorista siriano arrestato nei giorni scorsi il Germania. Il 22enne, che secondo gli inquirenti stava preparando un attentato "delle dimensioni di quelli di Parigi e Bruxelles" all'aeroporto di Berlino, si è impiccato nella sua cella, nel carcere di Lipsia. L'uomo era sotto sorveglianza speciale e, secondo quanto riferisce la Bild, era controllato a intervalli di poco meno di un'ora. Forse troppo visto che aveva minacciato uno sciopero della fame ed era ritenuto a rischio suicidio. La polizia ha convocato una conferenza stampa durante la quale dovrà spiegare cosa è successo. Ma è inevitabile che il suicidio scatenerà polemiche. Legami con l'Isis Albakr era arrivato in Germania nel 2015 da profugo. Ed è stato arrestato proprio grazie alla denuncia di due profughi siriani cui l'uomo aveva chiesto ospitalità durante la sua fuga. Lo scorso 8 ottobre, infatti, la polizia aveva fatto irruzione nella sua casa di Chemnitz, ma l'uomo era riuscito a fuggire. Nell'abitazione le forze dell'ordine avevano ritrovato materiale esplosivo e, subito, avevano parlato dei suoi legami con l'Isis. Prima di uccidersi, Albakr ha accusato i connazionali che lo hanno consegnato alla polizia di essere suoi complici.