da difensore ad accusatore
Strage coronavirus, Carlo Taormina: governati da criminali. Perché la denuncia fa tremare il governo Conte
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Da difensore ad accusatore. L'emergenza coronavirus fa scendere in campo anche l'avvocato Carlo Taormina che su Twitter collega il numero dei morti ai "40 giorni di ritardo nel chiudere tutto. Altri morti mentre calano i contagi? Muoiono perché non assistiti o non assistibili per mancanza di respiratori e letti di terapia intensiva", denuncia non solo sui social. Per Taormina ci sono stati troppi ritardi e troppe omissioni: "Così una massa di contagiati si è trasformata in una massa di morti" secondo uno dei più noti avvocati e giuristi italiani che ha presentato una denuncia penale per cattiva gestione dell'emergenza coronavirus contro il governo Conte. E se la denuncia presentata ha un fondamento saranno guai seri per il premier. "Ringrazio le oltre 700.000 persone che mi hanno, in un solo giorno, voluto sostenere nella denuncia da me presentata alla Procura di Roma contro i responsabili di questa autentica strage colposa di Stato" spiega Taormina in un video. "Ieri sono morte quasi mille persone e oggi ne moriranno più di mille. Sono tutti morti per mancanza di ventilatori e di letti di terapia intensiva e sono morti letteralmente sgrossati. L’aver ritardato di 40 giorni l’imposizione delle misure oggi vigenti ha fatto si che crepassero tante di quelle persone perché nella impossibilità di soccorrerle. Chiedo che le autorità ci dicano quante sono state le persone morte in casa e che non si sono nemmeno raggiunte pur essendo stato richiesta l’intervento medico; chiedo quante siano state le persone morte fuori degli ospedali e fatte rimanere a crepare nelle autoambulanze perché non c’erano respiratori o letti di terapia intensiva;chiedo quanti siamo stati i morti negli ospedali che di è’ scelti di far morire per salvare altre vite. A tutti chiedo di farmi pervenire materiali ed elemento che io possa utilizzare per dare ulteriore supporto alla denuncia che non è’ mia ma di tutti :studiotaormina@virgilio.it, tutto ad esclusivo titolo di volontariato. Mi appetto al procuratore Prestipino di Roma perché personalmente conduca l’inchiesta".