lo spot infelice
Bernardo Lodispoto, il presidente della Provincia come un boss mafioso. Esplode il caso
"La mafia non è uno scherzo". Dopo lo spot in cui il sindaco di Margherita di Savoia, nonché presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, l'avvocato Bernardo Lodispoto si presenta vestito da boss mafioso esplode il caso. Immediata la reazione politica e l'interrogazione parlamentare per il filmato girato per promuovere la festa di Capodanno nella piazza del Comune. "Vorremmo dire al Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Bernardo Lodispoto - scrivono Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia, e il deputato Marcello Gemmato - che la mafia non è uno scherzo e girare uno spot atteggiandosi a boss mafioso per pubblicizzare un evento di fine anno a Margherita di Savoia, perfino in una piazza che porta il nome di Carlo Alberto dalla Chiesa, è stato di pessimo gusto e rappresenta un messaggio pericolosissimo per la sua comunità". “Stiamo depositando un’interrogazione parlamentare - annunciano Rampelli e Gemmato - per chiedere al Ministro dell'Interno di adottare tutti i provvedimenti necessari e opportuni per sanzionare chi da sindaco e presidente della Provincia ha inteso recitare in un video promozionale la parte del boss di mafia, divenuto virale in poche ore. Ci stupiamo personalmente della mancata reazione a questa vergogna del governatore Emiliano, magistrato in aspettativa che ha combattuto la mafia pugliese nella sua carriera togata forse perché sostenuto nelle elezioni primarie per la Presidenza della Regione dallo stesso Lodispoto”. “Per quanto ci riguarda - hanno concluso Rampelli e Gemmato - non possiamo che esternare la massima disapprovazione per questa deplorevole banalizzazione del fenomeno mafioso ed esprimere tutta la nostra vicinanza alla famiglia di Carlo Alberto dalla Chiesa e a tutti coloro che hanno pagato un prezzo altissimo per combattere la mafia. Usare un linguaggio e un comportamento da mafioso non è degno di un uomo delle istituzioni, ancora meno lo è ironizzare sulla mafia”.