Anastasiya, il legale: estranea ai fatti. E il giallo della Caffarella si complica
Non ha fatto scena muta, a differenza degli altri protagonisti di questa vicenda, ne' si e' limitata a una dichiarazione spontanea. Anastasiya Kylemnyk, la 25enne babysitter ucraina e fidanzata di Luca Sacchi, il personal trainer di 24 anni ucciso con un colpo di pistola alla testa la sera del 23 ottobre scorso davanti al John Cabot Pub, ha scelto di difendersi dall'accusa di avere svolto un ruolo centrale nelle trattative con i pusher di San Basilio finalizzate all'acquisto (poi saltato) di 70 kg di marijuana assieme a Giovanni Princi (amico di scuola della vittima). Per approfondire leggi anche: LA FIDANZATA DI LUCA SOTTO TORCHIO Comparsa davanti al gip Costantino De Robbio per l'interrogatorio di garanzia, Anastasia, da venerdì sottoposta all'obbligo di firma giornaliero presso una stazione dei carabinieri, ha impiegato una mezz'ora scarsa per ribadire di essere "assolutamente estranea", assieme al suo fidanzato, a qualunque ipotesi di traffico di droga tanto da non sapere nulla "dei 70mila euro custoditi nello zainetto rosa", strappatole dai 21enne di San Basilio, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, in carcere per omicidio e rapina. Berretto rosa e occhiali da sole nella speranza di passare inosservata a giornalisti, fotografi e operatori tv che da questa mattina assediavano la cittadella giudiziaria di piazzale Clodio, Anastasia ha fatto ingresso nella stanza del magistrato, al quinto piano del tribunale, alle 11 in punto. Chi ha assistito all'atto istruttorio ha parlato di una ragazza visibilmente scossa, a tratti in lacrime, ferita da chi in queste settimane sospetta avesse legami sentimentali e "di affari" con Princi, all'insaputa del fidanzato.