inedito
Paolo Bonolis tra figli, carriera e la rivelazione sul papà
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Paolo Bonolis è mattatore anche a "Domenica In": entra in studio, guarda il pubblico e dice: “Sono Mara Venier versione transgender”. Il conduttore Mediaset ha presentato il libro “Perché parlavo da solo”, il cui ricavato andrà totalmente in beneficenza, e ha ripercorso la sua vita, dagli esordi in tv al matrimonio con l’amatissima Sonia Bruganelli. Per approfondire leggi anche: BONOLIS RACCONTA GLI ALTARINI DELLA CLERICI Paolo Bonolis non si è ancora seduto che piazza subito la prima battuta: “Sono un finto cinico, un finto duro, ma sono un pezzo di pane? Il cinismo è come il colesterolo, c’è quello buono e quello cattivo”, ricorda i nonni Carlo e Lina: “Lui era piccolo, piccolo, lei grande e grossa e quando mi rimproverava mi sputava. Non mi hanno visto all’apice del successo, in compenso io ho visto morire loro. Per questo ho un rapporto sereno con la morte, prima o poi succede a tutti” e si rivela una fucina di aneddoti: dal padre che voleva prenderlo “a calci a due a due finché non diventavano dispari” se avesse rinunciato al primo programma tv all’iniziazione sessuale: “Mi ricordo la prima zizzetta. Ci ho campato tre anni, anche di più”. Il presentatore spiega perché ha scritto il libro: “Parlavo da solo e per evitare che si pensasse fosse una malattia, mettevo i pensieri per iscritto. Dedico il libro ai miei figli: vorrei che coltivassero i sogni, ma schivassero le illusioni, quelle che ci danno gli altri”. Luca Laurenti è il fratello acquisito: “Sono 30 anni che stiamo insieme, prende sul serio ciò che è necessario, ci divertiamo perché lui vive una dimensione tutta sua, è molto diverso da tutti noi. Ogni volta è come attraversare un nuovo confine della fantasia. Un colpo di fulmine? Pure di c**o. E’ difficile trovare un compagno del genere, aggiunge sempre una dose di imprevedibilità alle cose, improvvisiamo quasi tutto”. Paolo Bonolis ha eretto una roccaforte intorno alla sua vita privata, ma si incanta di fronte alle immagini della moglie Sonia e dei 5 figli: “Stiamo bene, ci vogliamo bene, ci difendiamo dalle avversità… tirammo ‘annanzi. Sonia è una donna intelligentissima caparbia, veloce e anche un’ottima imprenditrice. I miei figli sono uno più bello dell’altro e ognuno ha delle particolarità notevoli. Noi in famiglia siamo un circo, non ci prendiamo sul serio”. Fa una sola vera concessione alla sfera personale: “Mio padre mi disse di portare un fascio di rose bianche per la nascita di Silvia (la bambina nata con dei problemi, nda), ci furono delle difficoltà e in quei momenti concitati chi ci pensò più. Qualche tempo dopo un roseto che avevo in giardino e che faceva sempre rose rosse, fiorì di rose bianche. Chiesi al giardiniere come fosse stato possibile e non seppe rispondermi. Fu una cosa pazzesca, una coincidenza particolare anche perché dopo sono tornate rosse, non è più successo. Io sono agnostico e ho difficoltà di gestione con il Vaticano, ma credo che intorno a noi ci sia dell’impalpabile”. Bonolis è così: una maschera di satira arguta e mordace per dar il giusto peso alle vicissitudini della vita. Ecco perché con Mara Venier scherza, gioca e azzarda: “Due dei miei 5 figli si sono sposati, tra poco divento nonno. Il più grande era fidanzato da 15 anni, perché non è ancora successo? Tranquilla Mara... je dà giù!”.