Invece di scusarsi con i terremotati
Camera vuota sul sisma Deputati offesi per la foto
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Niente scuse per la Camera vuota sul terremoto, gli onorevoli si infuriano con chi ha scattato la foto della vergogna. Ieri l'aula di Montecitorio era praticamente deserta proprio nelle ore in cui si doveva svolgere la discussione generale sul provvedimento governativo per le popolazioni terremotate. E' vero che durante la discussione non ci sono voti da fare, e quindi non si rischia la penalizzazione della diaria (3.500 euor netti al mese, da cui vannno detratti 206,58 euro per ogni giorno in cui non si partecipa almeno al 30% delle votazioni di aula), ma dopo tutte le manfrine e le inutili sfilate compiute nelle zone terremotate abbandonate da tre governi in tre anni, ci si attendeva almeno il segno di un po' di rispetto da parte dei deputati il giorno in cui si iniziava a discutere di interventi che avrebbero dovuto essere varati anni fa. Pizzicati invece in quel desolante vuoto di uomini e di idee, invece di scusarsi ieri mattina i deputati hanno messo sotto processo la foto della vergogna. Non per quello che rappresentava, ma perché è stata scattata da uno dei sei deputati presenti (Filippo Sensi) e resa pubblica su twitter. Solo Il Tempo l'ha usata con evidenza e qualche giornale ne ha fatto un piccolo box. Ma gli onorevoli si sono indignati chiedendo alla presidenza della Camera una punizione esemplare a Sensi, perché il regolamento vieterebbe di scattare quelle foto "interne" (che a dire il vero potrebbero fare i fotografi dalla tribuna). Così il forzista Simone Baldelli ha dato dei "cialtroni" a Sensi e a noi che pubblichiamo. E il fratello di Italia Francesco Lollobrigida ha stigmatizzato la foto di rapina chiedendo o la punizione o la liberalizzazione dello scatto anche per loro, che userebbero le immagini per incastrare il Pd. Così la discussione si è animata con la piccata risposta di Emanuele Fiano, che ha ricordato come Giorgia Meloni la scorsa settimana si fosse filmata con lo stesso proposito e violando l'identico divieto in un giovedì desolato con nun transatlanico vuoto. Ma dei terremotati frega qualcosa a qualcuno?