Wanna Marchi e Cecchi Paone si insultano. Dalla d'Urso scoppia il caos
L'ospitata di Wanna Marchi e della figlia Stefania Nobile a “Live Non è la d'Urso” ha infiammato la seconda puntata del programma di Barbara d'Urso. Le due ex teleimbonitrici condannate a quasi 10 anni per truffa hanno risposto con spavalderia ai 5 personaggi dell'“Uno contro tutti”. Per Wanna Marchi: “Chi si è rivolto a noi e credeva al sale era un deficiente”, per Stefania Nobile: “C'è gente che ha fatto cose peggiori delle nostre e non è andata un giorno in galera”. Poi scatta la rissa con il pubblico, con Paolo Del Debbio e con Alessandro Cecchi Paone. Alla fine e dopo numerose insistenze arriva l'appello di Wanna Marchi: “Non andate dai maghi, è una truffa”. Sono davvero pochi gli applausi che accolgono l'ingresso in studio di Wanna Marchi e della figlia Stefania Nobile. Barbara d'Urso manda una clip sulla loro storia e la Nobile attacca per difendersi: “Molto orgogliosamente viviamo in Albania. Siamo qui per te Barbara, ma dai video ho già capito che c'è stata la truffa, i video che hai mandato non erano quelli che ci aspettavamo. Tutti contro di noi? Non c'è stato detto” e la d'Urso: “Non so a cosa ti riferisci”. La Nobile ha il dente avvelenato per i pregiudizi: “C'è gente che sfregia le donne e non fa un giorno di carcere, noi sì. Se per voi il male del mondo siamo noi, vi diciamo che siamo andate via, ma se ci avete invitato e qualcosa vorrà dire, non è che siamo venute da sole, giusto? Tu Barbara in carcere sei amatissima. Il popolo del carcere pensa di uscire e di riavere una seconda vita, ma non è così, noi per ricominciare siamo dovute andare a Tirana”. Qualcuno nel pubblico urla una parolaccia e la Nobile: “Il cog**one ci deve sempre essere…facciamo l'applauso, cog**one”. Nell'Uno contro tutti di costanziana memoria, la prima a intervenire è Enrica Bonaccorti: “Avete procurato sofferenza a centinaia di persone, avete pagato. Vi siete pentite?”, Stefania Nobile furbescamente dribbla la domanda e così pure Wanna Marchi: “Dieci anni sono sufficienti o vuole darci l'ergastolo?”. La Nobile dà una stoccata: “Poco tempo fa abbiamo incontrato Roberto Formigoni alla presentazione del libro di Vittorio Feltri, mi ha guardato schifato e ha fatto finta di non riconoscermi perché sono stata in galera, oggi lui è a Bollate. La ruota gira per tutti, state attenti”. Il giornalista Del Debbio tocca un tasto dolente: “Io in vita mia non ho fatto tutti i troiai che avete fatto voi con le vecchiette” e la Nobile sbraita: “Ehhh vecchiette…avevano 40 anni, adesso basta parliamo di altro! Sono stata truffatrice e in carcere ho metabolizzato la mia colpevolezza. Ho pagato il mio debito. Noi non abbiamo chiesto sconti o patteggiato però non pensavamo di essere condannate a 9 anni e mezzo. Abbiamo fatto degli sbagli ma non tutti quelli che ci hanno attribuito”. Senza pudore Wanna Marchi: “Se non ci fosse gente come noi, voi come guadagnereste?”. E' un continuo alzare la voce per buttarla in caciara finché non prende la parola Mauro Coruzzi: “Sono stato davvero un vostro cliente, ho comprato lo “sciogli grasso”. Quando avete iniziato a minacciare la gente mi siete scadute”. Stefania Nobile reagisce con veemenza: “Ma quali minacce! Piuttosto il nostro socio, quello che ha incassato i soldi, non ha mai fatto un'ora di carcere. Eravamo in 13, dove sono gli altri 13 che lavoravano con noi?!”. La penultima a parlare è la giornalista Francesca Barra: “Vi hanno sempre ascoltate, oggi lanciate un messaggio e dite di non credere ai ciarlatani”. La d'Urso fa da sponda: “Avete fatto cose orribili, ma fa molto impressione se vi alzate e con l'energia di sempre dite di non andare dai maghi perché sono truffatori”. Stefania Nobile si rifiuta: “Non serve, se ci sono tanti maghi vuol dire che qualcuno ci va. Mi attribuite un potere che io non ho. Mia madre non è più una donna di spettacolo, abbiamo voltato pagina, lavoriamo 15 ore al giorno, lo sguardo di pregiudizio pesa a lungo andare”. La nuova vita è fatta di cucina e dolci, di “cose buone per la collettività”. Quali non lo dicono. Wanna Marchi parla pochissimo, ma quando lo fa incappa in una gaffe: “Noi, per aver venduto del sale a dei deficienti che ci hanno creduto…”, lo studio insorge, la d'Urso è costretta a fermare i “cori da stadio” e Stefania Nobile lancia un'accusa pesante: “La truffa vera è stata una villa da 2 milioni di euro sequestrata a noi per risarcire le parti civili. L'hanno venduta a 80.000 euro, l'hanno presa nel c**o le parti civili”, Del Debbio: “Complimenti” e la Nobile: “Guardi che il c**o ce l'ha anche lei. Lei è una persona gretta, meschina, infelice. I maghi non si chiamano, ma Telelombardia da noi ha preso miliardi, quindi era complice, le televisioni che mandano in onda i maghi fanno business”. Le due donne sono irriducibili, Wanna Marchi insiste: “Meno vengo in Italia meglio sto, io ho pagato e sono serena, voi no”, il pubblico le vorrebbe fuori e Stefania Nobile: “Questi sono gli stessi che ci hanno chiesto i selfie!”. Barbara d'Urso convince la Marchi a fare la televendita del riscatto: “Salve a tutti, sono Wanna Marchi e vi dico che chi chiama un mago sbaglia, chi lo chiama è un deficiente, un mentecatto e non ha capito niente. La vita non ve la risolve un mago, per affrontare la vita ci vuole il lavoro e l'onestà che per un momento ho perso. O fate qualcosa per cambiare questo governo oppure…”. Il terreno della politica è scivoloso e Barbarella la blocca. Quando parla Alessandro Cecchi Paone scoppia una baraonda. Il divulgatore scientifico non si risparmia: “Non credo alle vostre scuse. Sedetevi e abbassate il dito! Siete di una volgarità inaccettabile. Avete fatto la cosa più odiosa che si possa fare, speculare sulla salute della gente”. Stefania Nobile è inferocita: “Ci vedevamo nei locali di Milano e ridevamo e scherzavamo, qui hai il gettone e ci insulti. Pagliaccio, pagliaccio. Sembri il pesce nemo” e la Marchi: “L'intellettuale del ca**o!”. Si tocca il fondo e si scava con Cecchi Paone che intima: “Tiri giù quel dito” e la Nobile: “Non ti dico dove te lo metto”. Il confronto termina con un'ammissione di Stefania Nobile: “Siamo cambiate tanto in galera”. Ma Barbara d'Urso deve correre ai ripari: “Siamo negli studi di Telelombardia che precisa di non essere mai stata sotto inchiesta”.