I rom lanciano sassi agli autobus. Aggressione alle vetture dell'Atac
Per alcuni dei residenti del campo rom di via Candoni - adiacente al deposito dei bus dell'Atac – di via Luigi Candoni, il tiro al bersaglio verso i mezzi che transitano o sostano nella rimessa è diventano un fenomeno all'ordine del giorno. E' solo di due giorni fa infatti la notizia dell'ennesima sassaiola contro altri tre bus che intorno alle 20 di domenica 29 luglio sono stati danneggiati riportando 15 finestrini rotti e altrettante porte laterali danneggiate. Sul caso sta indagando la Polizia ma come documentato dal video che pubblichiamo è evidente che, episodi come quello di alcuni giorni fa, sono una triste quotidianità per i lavoratori del trasporto pubblico capitolino. Dalle immagini infatti si vedono due residenti delle baraccopoli limitrofe che, correndo, prendono di mira i bus in transito gettando grossi sassi. Una situazione che non sembra trovare soluzione come denunciano in una nota congiunta il consigliere comunale Francesco Figliomeni esponente del Gruppo Misto e il presidente del Club delle Libertà per le Politiche sociali e la sicurezza Marco Rollero di Forza Italia: “Ancora atti vandalici, tra sassaiole e aria nauseabonda che si respira in questi giorni presso il campo nomadi di via Candoni nell'XI municipio. Una situazione che da tempo vive fenomeni di totale illegalità mettendo in serio pericolo i lavoratori della rimessa Atac di Magliana, il sovradimensionamento e il degrado rendono poi l'area una vera e propria cloaca, durante il periodo estivo ciò diventa una vera e propria ciminiera anche per tutti i residenti del quadrante, una situazione sempre più paradossale e assurda dove per l'immobilismo delle istituzioni non si riesce a garantire la giusta legalità e il ripristino del decoro. Chiediamo quindi con la massima urgenza al prefetto Basilone di intervenire non solo con l'applicazione della legge sulla Terra dei Fuochi - affinché in questo territorio torni ad essere ripristinata la legalità e il decoro - ma anche garantendo la dovuta attenzione verso tutti quei dipendenti Atac che quotidianamente svolgono il proprio lavoro tra mille difficoltà“.