nella capitale
Apre Palazzo Merulana a Roma, il nuovo polo di arte e cultura nel rione Esquilino
Il tuo browser non supporta il tag iframe
Dopo cinquant'anni è stato restituito alla città di Roma un edificio storico di via Merulana, l’ex sede dell’ufficio d’igene. Un im- portante opera di riqualificazione che ha chiuso una ferita aperta nel tessuto urbano del quartiere Esquilino. Palazzo Merulana - interamente restaurato nell’arco di un anno e mezzo - si è trasformato in un nuovo spazio per la cultura e l'arte ed è diventato la sede della Fondazione di Claudio ed Elena Cerasi, costruttori e collezionisti romani che hanno messo a disposizione della città le loro preziosissime opere. La raccolta comprende più di 100 capolavori come «Piccoli Saltimbanchi» di Donghi, «Ballo sul fiume» di Giuseppe Capogrossi, opere di Mafai, Scipione, Ferrazzi, Pirandello, Trombadori e De Chirico. «Partendo da una grande passione la Fondazione Cerasi ha regalato un pezzo d'arte alla città di Roma» ha dichiarato il sindaco Virginia Raggi intervenuto all’inaugurazione del nuovo spazio insieme al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al minisindaco del I Municipio pio Sabrina Alfonsi. Tra il pubblico anche Gianni Letta e la famiglia Cerasi. Il palazzo in stile umbertino si trova al civico 121 tra i platani di via Merulana, poco prima dell'incrocio con viale Manzoni e da oggi (aperto ufficialmente al pubblico) è un hub per produrre cultura e una vetrina per i giovani talenti perché Palazzo Merulana non sarà solo museo ma un laboratorio creativo. «È stato recuperato un edificio che ormai tutti ricordavamo come parzialmente crollato, ci passavamo davanti ogni giorno e nemmeno ce ne accorgevamo più» ha raccontato la Raggi. «Finalmente lo abbiamo recuperato e lo abbiamo fatto con una maestria unica, ricostruendo l'identità originaria dell'edificio. La Fondazione Cerasi - ha spiegato il sindaco - ha poi regalato una collezione artistica importante ed ha donato uno spazio attivando un hub in un territorio come l'Esquilino, crocevia di culture diverse e il cui potenziale di sviluppo è grande e lo vedremo negli anni a venire. Un bell'esempio di collaborazione tra publico e privato, che porta dei risultati concreti» ha concluso il primo cittadino. La collezione unica della Fondazione Cerasi è esposta al secondo e terzo piano: 90 opere di Scuola Romana e Novecento italiano. «Siamo stati guidati da una grande passione» ha spiegato Claudio Cerasi presidente dell’omonima Fondazione. «Abbiamo orientato le nostre scelte verso il contesto romano nelle sue varie espressioni, in particolar modo quello del realismo magico. È stato un progetto di ristrutturazione importante ed impegnativo ma era un sogno per noi poter dare una giusta casa a queste opere d'arte». Letizia Casucci, direttore generale della «CoopCulture» (che curerà la programmazione di Palazzo Merulana) ha ricordato che oltre 50 associazioni di quartiere hanno compartecipato alla realizzazione del progetto: «Un'iniziativa di forte connotazione sociale, un luogo creativo dove organizzare eventi e rassegne». Non solo un museo ma anche uno spazio vivo e in movimento.