L'INAUGURAZIONE
Il cinema torna ad Amatrice. Ecco la sala temporanea al Palazzetto
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Un cinema per ricominciare a vivere. Basta poco per tornare alla normalità. Il sindaco Sergio Pirozzi, commosso, lo definisce “un regalo” per la sua comunità, colpita dal terribile terremoto del 24 agosto. I settecento abitanti rimasti ad Amatrice piangono ancora i familiari e gli amici persi quella tragica notte di otto mesi fa. Ma hanno voglia di ripartire. E anche solo due ore di svago possono essere di aiuto per dimenticare. Ieri mattina, nel palazzetto dello sport, poco lontano dalle macerie della zona rossa, è stata inaugurata una sala cinematografica temporanea. A duecento metri di distanza si può ancora vedere ciò che resta della chiesa crollata di Sant’Agostino. Il nuovo cinema di Amatrice è stato realizzato da Mibact e Anica. Un grande schermo e delle panchine in grado di accogliere fino a cento spettatori. La prima proiezione avverrà sabato con l’ultimo film che ha per protagonista Toni Servillo, la commedia “Lasciati andare” di Francesco Amato. La programmazione proseguirà con altri titoli di Rai Cinema e 01 Distribution, come “La La Land” e “La pazza gioia”, e sarà gestita da due proiezionisti. Il cinema non è in contraddizione con la ricostruzione. Tutt’altro. Mentre gli operai sono al lavoro e il rumore delle ruspe riempie l’aria, al palazzetto si parla di film e di speranza. Davanti agli amatriciani, ai volontari della Protezione civile e al personale delle forze dell’ordine, il ministro dei Beni attività culturali e turismo, Dario Franceschini, parla di “un gesto simbolico, ma concreto” che si va ad aggiungere alla “enorme sfida della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma”. Pirozzi, allora, gli regala uno scarpone, segno tangibile che “non ci interessano frizzi e lazzi, ma gente che si sappia adattare a queste terre. Questa sala è un regalo straordinario per risollevare lo spirito di questa comunità. La solidarietà è il mio antidepressivo”. “Un luogo per tornare a vivere ha bisogno di un cinema e noi lo abbiamo realizzato su “ordinazione” di questa comunità - aggiunge il presidente di Anica, Francesco Rutelli - Un piccolo gesto fa sperare che si possa ricostruire la vita quotidiana. La gente si deve sentire meno sola”. “E’ un onore per il servizio pubblico poter regalare momenti di intrattenimento e svago a questa comunità” dice l’ad di Rai Cinema, Paolo Del Brocco, che promette di portare attori e registi ad Amatrice. Altre pellicole saranno messe a disposizione anche dal Centro sperimentale di cinematografia, che ha inoltre selezionato insieme alla Siae due proiezionisti del luogo. Uno di loro si chiama Francesco D’Alessandro, ha 34 anni. “Questa sala è un messaggio di speranza. Un’occasione per rendere viva e aggregare la comunità”, dice. Insieme a Mibact e Anica, hanno contribuito alla realizzazione della sala anche l’ex cinema Apollo di Milano e l’agenzia di stampa nazionale cinese Xinhuanet. Finita la presentazione, Pirozzi accompagna tutti a vedere a che punto è la ricostruzione del comune reatino. Al fianco della basilica quattrocentesca, di cui è rimasta poco più che la facciata, il primo cittadino mostra la torre realizzata con alcune delle campane recuperate dalle chiese colpite dal terremoto che, per la prima volta, suonerà il giorno di Pasqua. Poi nel parco adiacente annuncia: “Voglio realizzare Amatrice in miniatura per far vedere com’era bello il nostro borgo”. La commozione è grande tra gli abitanti. Angelo si asciuga gli occhi con le maniche della sua felpa rossa, pensando ai cari persi quella terribile notte. E abbraccia forte Rutelli: “Lui ci è sempre stato vicino”. Giovanna aggiunge: “Non ci interessa se non abbiamo più una casa. Piangiamo le persone che non ci sono più. Le vite non tornano indietro”. Franceschini, che da giovane trascorreva le sue vacanze a Borgo Velino, non distante da Amatrice, ha ricordato che per “vincere questa sfida rivolta a tutta l’Italia” il Parlamento ha approvato un emendamento alla legge di Bilancio che prevede “4 milioni di euro per sostenere le attività culturali nei comuni del cratere sismico”.