DISCRIMINAZIONE AL CONTRARIO
A Roma italiani senza casa alloggiati nel container dei rom
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"Provo rabbia, perché per il mio Stato sono invisibile". Emanuela Ajo singhiozza e piange perché sa l'inferno che l'aspetta. Dalla prossima settimana dovrà decidere se andare, insieme a suo marito e a un bimbo di appena cinque anni, in un container nel campo rom di via Salone oppure prendere suo figlio e andare in una casa famiglia e separarsi così dal marito al quale è stata prospettata la possibilità di avere un posto letto in un dormitorio. Emanuela può raccontarci come si arriva a questo triste epilogo? "Nell'estate del 2014 insieme ad una onlus abbiamo occupato l'edificio di via Raffaele Costi. Era una palazzina abbandonata e... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI