Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Dreams, la fabbrica dei sogni

Il titolo per PlayStation 4 permette di realizzare giochi e musica

Davide Di Santo
  • a
  • a
  • a

«Dreams» ha aperto un mondo. Anzi, molti mondi. Perché il titolo sviluppato da Media Molecule e pubblicato a San Valentino da Sony Interactive Entertainment per PlayStation 4 non è solo un sofisticato gioco d'avventura. Ma è anche un potente editor per crearli, i giochi. Uno strumento che, nelle mani delle comunità di creativi digitali, sta portando alla luce veri talenti che mostrano le proprie opere - non solo giochi ma anche video, musica e immagini - nel Sogniverso, la sezione dedicata ai contenuti generati dagli utenti (potete vedere qualcosa su indreams.me). Punti di incontro le comunità su Reddit e Discord, oppure le dirette streaming di Media Molecule che fornisce supporto a chi, oltre a giocare, usa il loro videogame come una tavolozza armato di creatività e tanta pazienza. Leggi anche: Lo smartphone ci spia? Sentite cosa dice il capo di Microsoft Il tema ricorrente è «gioca, crea e condividi». In «Dreams» infatti i giocatori controllano un personaggio, una sorta di spiritello, che permette di interagire con il mondo circostante come un cursore del mouse sullo schermo per creare sfondi, personaggi, oggetti e automazioni. Musica, colori, ambiente di gioco: il ruolo del player si confonde con quello di sviluppatore. Ma come si fa a realizzare i propri sogni digitali con «Dreams»? I tutorial online di Media Molecule permettono di misurarsi con la propria creatività anche se non si hanno particolari competenze informatiche. Alla basa di tutto c'è lo spiritello-cursore da guidare inclinando il controller per interagire con l'ambiente virtuale e realizzare animazioni, creare musica ed elaborare immagini. Il primo consiglio degli sviluppatori è fare un po' di "Dream surfing", sfogliando le creazioni degli altri giocatori per trarre ispirazione. Ma cosa condividono gli utenti? Lo spettro della creatività è molto ampio. Si va dalle repliche modernizzate degli arcade anni '80 e '90 alle suggestioni di arte digitale fino a complessi e sofisticati videogame originali. Tra i titoli user-generated più apprezzati dalla comunità figurano le reiterpretazioni di cult del gaming come l'avventura grafica basata su «Silent Hills» realizzata da DrJones20, «Kuro: A shadow's dream» di Bawnanable e un capitolo alternativo di «Fallout 4» creato da RoboKillerv2. Ma come detto non si tratta solo di videogiochi. Sono molti gli utenti che utilizzano «Dreams» anche per creare, pubblicare e condividere musica e video. Il limite è quello di utilizzare una piattaforma legata a un videogame. Il vantaggio è parlare a una community, quella dei gamer, sempre più ampia, competente e creativa.

Dai blog