Cenere di stelle
Elon Musk festeggia per i primi cento funerali spaziali
Non solo sta rivoluzionando il mercato dei lanci orbitali, ma la Space X, l’agenzia aereospaziale del controverso imprenditore sudafricano Elon Musk, permette di spedire nello spazio anche le ceneri dei defunti. Con la missione Spaceflight SSO-A, partita dalla base di Vandenberg in California lo scorso 3 dicembre, sono state mandate in orbita le ceneri di 100 persone all’interno di un mini-satellite comprato dall’azienda Elysium Space, un servizio di onoranze funebri stellare. Nel frattempo, dopo una lunga serie di lanci perfettamente riusciti, ieri un altro lancio Space X non è andato come previsto, con il razzo che durante il rientro controllato ha mancato il bersaglio ed è atterrato in mare. Il carico è comunque arrivato a destinazione e questo è quello che conta per l’azienda di Elon Musk. A differenza della Nasa, Space X è completamente privata e un lancio fallito può avere effetti catastrofici sulle finanze e sul futuro dell’agenzia, che prevede di mandare i primi esploratori su Marte nel giro di una decina d’anni. Essere un’azienda privata significa anche che tutti possono mandare quello che vogliono, o quasi, nello spazio, basta che paghino. E uno dei 64 carichi portati in orbita dal razzo Falcon 9 il 3 dicembre è stato comprato dal servizio di onoranza funebri Elysium Space. Sul sito dell’azienda si possono scegliere due pacchetti. Lo “Shooting Star Memorial”, per mandare le ceneri in orbita al costo di 2.500 dollari, e il “Lunar Memorial”, che per 10mila dollari le fa arrivare direttamente sulla luna. Il processo di spedizione è semplice: ai clienti della Elysium Space arriva per posta un kit che comprende una capsula personalizzata da riempire con un piccola porzione di ceneri. Superati i controlli della Nasa per il viaggio spaziale, il carico arriva sulla rampa di lancio. Una volta arrivato nello spazio si possono seguire le ceneri che vagano in orbita eliosincrona intorno alla terra tramite una comoda app. Sfortunatamente il viaggio dura solo due anni per poi concludersi con rientro in stile meteora dentro l’atmosfera terrestre. Tracking shot of Falcon water landing pic.twitter.com/6Hv2aZhLjM— Elon Musk (@elonmusk) 5 dicembre 2018 Il lancio con trasporto ceneri, il diciannovesimo quest’anno, un record per la SpaceX, è filato liscio. Lo stesso non si può dire del successivo. La missione CCAFS SLC-40, partita il 5 dicembre dalla storica base di Cape Canaveral, ha portato con successo il carico in orbita, ma il Falcon 9, il razzo capace di tornare indietro, atterrare ed essere riutilizzato, stavolta ha mancato il bersaglio. Un’avaria a una pompa idraulica ha causato una rotazione improvvisa del razzo, che al posto di rientrare sulla terra ferma ha tentato un “morbido” ammaraggio. Ma la fortuna stavolta è dalla parte di Musk: Il Falcon 9 è rimasto intatto ed è stato recuperato.