Reti e digitalizzazione
"Innovazione e sicurezza vadano di pari passo contro gli hacker"
La Nuvola dell’Eur si è riempita, il 26 e 27 settembre, di giacche, cravatte e tanta tecnologia in occasione del secondo Cybertech Europe, una manifestazione creata per mettere in contatto multinazionali, startup, piccole e medie imprese del mondo delle cyber tecnologie. L’obiettivo della due giorni, fra conferenze, dimostrazioni e workshop, è stato quello di favorire la collaborazione e rafforzare le alleanze fra aziende più o meno grandi allo scopo di combattere le minacce del mondo digitale. E quando si parla di cybersecurity un ruolo di rilievo lo gioca, da sempre, Cisco. Cisco è uno di quei brand che tutti conoscono. Pochi però, fuori dal mondo IT, sanno davvero di cosa si occupa. Basta sapere che è l’azienda leader mondiale quando si parla di connessioni fra persone attraverso le reti informatiche e il suo lavoro è indirizzato principalmente a imprese e governi. Cisco è quindi in prima linea nella battaglia per la sicurezza nel mondo digitale. “Il nostro ufficio è abbastanza unico. Noi cerchiamo di costruire partnership globali fra compagnie private e settore pubblico per incrementare la resilienza informatica e lo facciamo portando le nostre conoscenze e la nostra esperienza”. A parlare è Anthony Grieco, direttore del Trust Strategy Office di Cisco, che ha come scopo quello di assicurare che le aziende clienti di Cisco incorporino nel loro business plan iniziative per aumentare sicurezza e fiducia al loro interno e verso gli utenti. Un compito arduo nell’era della digitalizzazione. “Il rischio maggiore nel processo di digitalizzazione è che le persone non prestino attenzione alla sicurezza all’inizio del processo – afferma Grieco - il 70% dei nostri clienti non crede di essere in grado di innovare abbastanza velocemente perché sono preoccupati della cybersecurity”. La chiave è quindi prevenire e prevedere fin da subito sistemi di sicurezza efficaci, ma ancora più importate è la collaborazione fra aziende, a prescindere dal settore e dagli interessi economici. Secondo Anthony Grieco “la prossima mossa sarà stimolare il dialogo fra settore pubblico e settore privato perché alla fine viviamo tutti nello stesso mondo digitale e gli hacker non vedono nessun confine”. Insomma, siamo tutti sulla stessa barca, così come gli hacker malintenzionati. Ma per ora siamo al sicuro, anche perché in Italia la completa digitalizzazione del settore pubblico è ancora un miraggio. Secondo i dati dell’Agenzia per l’Italia Digitale, le amministrazioni pubbliche attive su SPID, l’identità digitale pubblica, sono ancora meno di 4 mila su 10 mila totali. Tutto ciò a fronte di un investimento pubblico in comunicazione e informazione di 5,6 miliardi di euro nel triennio 2013-2015. Ma a quanto pare non è un problema solo italiano. “Nella mia esperienza ho scoperto che il settore pubblico è di solito più conservatore – ammette Grieco - la trasformazione digitale in Italia deve essere più aggressiva e più supportata dal governo, con un sistema di sicurezza costruito dall’interno e incoraggiando l’innovazione senza dimenticare i pericoli”. E senza dimenticare la fiducia. Per Cisco i tre principi da rispettare perché gli utenti di fidino delle aziende sono tre: essere affidabili, trasparenti e responsabili. Ma anche gli utenti devono essere preparati, soprattutto con l’arrivo di nuove tecnologie come l’Internet delle Cose. L’IoT porta con sé dei rischi molto alti derivanti dalla sua filosofia di partenza: tutti i dispositivi sono connessi e quindi tutti sono potenzialmente vulnerabili agli attacchi. Per Anthony Grieco “le opportunità dell’IoT sono così importanti che le persone continueranno a sviluppare questa tecnologia. I rischi che questo processo comporta sono gestibili, ma bisogna essere coscienti del fatto che le minacce ci sono”. A proposito di nuove tecnologie. Cisco si muove anche sulla Blockchain, la tecnologia basata sul concetto di database distribuito che sta già rivoluzionando l’economia digitale e non solo. “Blockchain è una tecnologia emergente che potrebbe trasformare molti aspetti anche della sicurezza informatica” afferma Grieco, che conclude: “Cisco sta facendo molto per aiutare i propri clienti ad adottare blockchain e stiamo esplorando l’utilizzo anche nelle nostre attività logistiche e di sicurezza interna”.