Alla scoperta di Cyber Lex
A pagina 43 del nuovo Regolamento UE sulla Protezione dei Dati Personali entrato in vigore il 25 Maggio 2018 leggiamo con il nome di “Diritto alla cancellazione” ciò che, fino a pochi mesi fa, era meglio conosciuto come “Diritto all'oblio” in forza della causa C-131/12 della Corte di Giustizia Europea datata 2014. Da allora sembra passata un'eternità ma c'è chi esercita questa attività di rimozione dati obsoleti da Internet da oltre 10 anni, quando ancora veniva chiamata “identity cleaning” o “web reputation” e veniva elaborata senza l'ausilio degli strumenti messi oggi a disposizione dalla Legge e dai siti web. Abbiamo scoperto che importanti veterani del settore della web reputation si celano dietro Cyber Lex (www.cyberlex.net), brillante start-up italiana di successo che nei suoi primi 18 mesi di vita ha elaborato circa 7.000 richieste di cancellazione dati personali da Internet e combattuto, per conto di cittadini ed aziende, una lunga serie di reati online quali furto di identità digitale, cyber bullismo, estorsioni e diffamazioni pianificate a tavolino tramite la diffusione su larga scala di fake news. Il tutto in stretta cooperazione con le Autorità competenti ed una nutrita rete di esperti informatici. Fondatori di questa realtà, dicevamo, sono l'imprenditore informatico Daniele Di Rollo, presidente dell'azienda informatica Syrus Industry e protagonista da 20 anni dei processi di digitalizzazione delle aziende italiane, e l'Avvocato Domenico Bianculli del foro di Roma, esperto di diritti personalissimi ed interprete delle nuove frontiere della giurisprudenza su Internet. I due insieme hanno pubblicato 8 libri negli ultimi 12 mesi (li trovate su Internet dietro le collane denominate “Cyber Lex Edizioni” e “Digitalizzando”) ed hanno lavorato a lungo per internazionalizzare i servizi della loro start up, che ha anche sedi operative a Milano, Londra, Cannes e Valencia. “Il nostro primo servizio di web reputation lo abbiamo lavorato nel 2008 a Roma - riferisce Daniele Di Rollo dalla sede romana di Cyber Lex. “Su Internet circolavano informazioni false ed inopportune nei confronti di un importante personaggio politico che stava perdendo credibilità per via del 'suo nome su Internet'. Uno staff di 4 ingegneri informatici hanno lavorato a tempo pieno per 6 mesi, sotto la mia supervisione, per risolvere il problema sul motore di ricerca. L'Avvocato Bianculli ci aiutò a contattare i titolari dei nomi a dominio e a redigere gli atti accessori alle procedure di de-indicizzazione delle pagine web”. Alla domanda se oggi sia più semplice cancellare notizie e informazioni personali dai motori di ricerca ci risponde senza mezze misure l'Avv. Bianculli: “No, è tutto molto più difficile. Non basta più il lavoro informatico e le attività legali devono saper mantenere l'equilibrio tra il diritto alla riservatezza e il diritto alla reperibilità pubblica delle informazioni. Sono un grande sostenitore del diritto di cronaca e della libertà di informazione: nonostante le migliaia di procedure elaborate con Cyber Lex non ho mai querelato un giornalista né combattuto per far sparire una notizia dalle testate online. La partita si gioca tutta sui motori di ricerca e sulla protezione dei dati personali all'interno del sito web. Applicando i corretti protocolli informatici e sviluppando l'ingegneria reputazionale per il “nome e cognome” dell'individuo si può risanare la sua web reputation nel rispetto di tutte le parti. Soltanto un'Autorità giudiziaria può far rimuovere una notizia da una testata giornalistica. A tutto il resto (blog, social network, forum, “fake news farm” ovvero siti web che producono fake news in quantità industriali) ci pensiamo noi”. Se vi occorre una mano potete contattarli tramite email o telefonicamente utilizzando i riferimenti che trovate sul sito www.cyberlex.net.