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Germania, rimosso il divieto dei simboli nazisti nei videogiochi

Stop alle svastiche "oscurate" nei videogames (ma la propaganda è sempre fuori legge)

Davide Di Santo
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I videogiochi commercializzati in Germania potranno d'ra in poi mostrare simboli e riferimenti al nazismo, a condizione che la loro presenza non sia oggetto di propaganda. Lo ha annunciato l'autorità tedesca per la regolamentazione dei videogiochi. Finora i videogames, a differenza del cinema e altri spettacoli culturali, dovevano rispettare un articolo del codice penale che vieta di mostrare simboli anticostituzionali, compresi eventuali riferimenti al periodo nazista. Svastiche riprodotte in alcuni giochi come "Call of Duty" o il più recente "Wolfenstein II: The New Colossus", in cui i personaggi nazisti svolgono un ruolo centrale, erano stati quindi trasformati in un triangolo nella versione tedesca del gioco. L'autorità tedesca (Usk) però non ha intenzione di procedere con un'autorizzazione generalizzata e verificherà caso per caso se la presenza dei simboli incriminati sia "socialmente appropriata". "I simboli di organizzazioni incostituzionali possono essere utilizzati in un titolo, a condizione che serva l'arte o la scienza, oppure rappresenti l'attualità o la storia", si legge in una dichiarazione dell'Usk. 

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