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Automazione e ambienti virtuali: la formazione cambia passo

I progetti della Sapienza con il contributo di Fondazione Roma

Valentina Conti
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La formazione universitaria cambia passo. Simulation training, ambienti virtuali e servizi automatizzati: è la scelta strategica della Sapienza per migliorare la didattica. Superare lo stile di insegnamento didascalico e favorire la partecipazione attiva degli studenti al processo di apprendimento: e' questo il senso, infatti, dei progetti che l'Ateneo romano ha portato avanti, grazie al contributo della Fondazione Roma. Le linee di intervento, illustrate giovedì in sede, alla presenza del Rettore Eugenio Gaudio e del presidente della Fondazione Roma, Emmanuele Francesco Maria Emanuele, riguardano in particolare la creazione di ambienti simulati che offrono la possibilità di fare training in condizioni prive di rischio, o di rischio controllato, aumentando la capacità degli studenti di prendere decisioni autonome in diversi ambiti, dalla fisica all'architettura, dalla medicina alla geologia. Si tratta in particolare di tre laboratori ad alta tecnologia in cui si realizzano simulazioni delle pratiche mediche in situazioni di crisi o di emergenza e della Biblioteca automatizzata di Architettura. A queste si aggiungono altre azioni di potenziamento e ammodernamento.

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